di Francesco Liuzzi
Erano gli anni sessanta,appena ventenne iniziavi il tuo lungo cammino lavorativo nel settore dell’abbigliamento,delle stoffe, merceria e di tutto ciò che riguarda la vendita al dettaglio e non, sei stato uno dei primi insieme a diversi altri personaggi del rilancio economico di Corigliano,
in giro per il paese per molti anni partendo dal centro storico tutti impararono a conoscerti, ad apprezzare la tua tenacia, ma soprattutto la tua onestà, una parola che solo a pochi si può attribuire,tu sei tra quei pochi.
Dopo tanti anni di sacrifici finalmente hai realizzato il tuo sogno, quello di aprire un negozio di abbigliamento, ti sei tolto molte soddisfazioni tu e la tua famiglia, mentre andava tutto bene, una sera d’ estate quel sogno va’ in fumo, in fiamme, un fuoco che ha bruciato i sogni tuoi ,dei tuoi figli e di tua moglie, non hai pagato il pizzo alla ndrangheta e te l’hanno fatta pagare, da quel momento la vita e’ cambiata, chi c’era non c’è più stato, l’amministrazione comunale dell’allora sindaco ti ha lasciato solo così come le istituzioni.
Ma sei stato un uomo forte, paziente, la tua risposta a tutta quella ingiustizia ed ipocrisia è stata l’onestà, la semplicità, la forza di ricominciare ed andare avanti in silenzio, senza l’aiuto di nessuno, così poi c’è stata la ripresa, ti sei ripreso, sei stato l’esempio per i tuoi figli e per il popolo di Corigliano di onestà e sacrificio.
Per questi e tanti altri motivi fai parte della storia e della cultura di Corigliano Calabro anche tu. Sei stato un grande uomo, padre, persona gioiosa con tutti. Da qualche mese non ci sei più sei volato in cielo, ma non sarai mai dimenticato “Peppiniello” ( Giuseppe Antonio Liuzzi ).
Tuo figlio Francesco.