A Corigliano-Rossano negli ultimi mesi s’è sparato e s’è ammazzato, oltre agl’incendi dolosi che hanno colpito e carbonizzato ben 35 volte autovetture, camion, altri mezzi da lavoro e in alcuni casi intere aziende.
Il lavoro investigativo delle forze dell’ordine, carabinieri e polizia in particolare, non s’è mai fermato. L’attenzione della Prefettura di Cosenza e delle due procure – quella ordinaria di Castrovillari e la distrettuale Antimafia di Catanzaro – è al massimo livello di guardia, com’è emerso lo scorso 8 giugno nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi nella sala consiliare del Comune. LEGGI ARTICOLO COMPLETO