Ieri sera i carabinieri hanno notificato al 50enne un decreto di fermo unitamente al ritenuto complice, il 38enne Giorgio Arturi. Assieme avrebbero imposto il “pizzo” al titolare d’un bar-kebaberia-rosticceria di Piazzetta Portofino a Schiavonea.
Finì in carcere per la prima volta il 21 luglio del 2010, nell’ambito della maxi-operazione anti-’ndrangheta condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro denominata “Santa Tecla”, assieme ad altre 66 persone tra le quali il fratello ch’era detenuto già da un anno in regime di carcere duro al 41-bis nell’ambito della precedente maxi-operazione anti-‘ndrangheta della stessa Dda catanzarese battezzata “Timpone Rosso”. LEGGI ARTICOLO COMPLETO