A distanza di un anno dalla prima denuncia pubblica, oggi sono costretto a reiterarla, soprattutto dopo aver letto nei giorni scorsi dell’iniziativa investigativa dell’assessore avv. Damiano Viteritti. Mi presento. Da anni esercito l’attività per la vendita di fiori presso il cimitero di Corigliano.
Qual è il motivo di questa ennesima mia denuncia pubblica? Lo spiego subito.
Dopo innumerevoli tentativi per riportare ordine e legalità presso questo luogo sacro, e non ricevendo risposta alcuna da parte delle autorità competenti, sono costretto a denunciare pubblicamente quello che non va e che non è degno di una società civile come la nostra.
Come dicevo è dal settembre 2019, cioè due mesi dopo l’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale, che ho investito di alcune problematiche che ora vado ad illustrare, il sindaco Stasi e l’assessore Palermo prima e l’assessore Viteritti dopo, nonché il segretario generale dott. Lo Moro, il Dirigente del Settore servizi cimiteriali e il Comando di Polizia Locale, ma fino ad oggi da parte di questi signori ho ricevuto solo un’assordante silenzio.
Di cosa si tratta. Nel settembre 2019 informavo il sindaco, l’assessore Palermo e colui che, nel frattempo, lo ha sostituito l’avv. Viteritti, che presso il cimitero c’è un signore che esercita la vendita di fiori. Questo personaggio è dedito al furto dei fiori dai vari loculi per poi rivenderli.
Sulle prime credevo si trattasse di un fatto sporadico ma con il passare del tempo mi sono reso conto che costui lo faceva in maniera costante, tanto che non solo il sottoscritto ha avuto modo di vederlo all’opera, ma ha assistito anche a frequenti discussioni, abbastanza animate che questo signore ha avuto con parenti dei defunti che reclamavano il furto dei fiori appena comprati e posti nel loculo.
Di fronte ad una situazione così vergognosa informavo, come detto, il sindaco e gli assessori Palermo e Viteritti, addirittura il dott. Palermo mi riferiva che avrei dovuto denunciarlo io il personaggio in questione all’Autorità giudiziaria. Ma che razza di risposta è questa, tenuto conto che il cimitero è di proprietà comunale.
Sempre l’ex assessore Palermo mi riferiva che avrebbero piazzato delle telecamere all’interno del cimitero per verificare se ciò che io denunciavo rispondesse al vero. Ad oggi, e sono trascorsi tre anni, delle telecamere nemmeno l’ombra.
Successivamente tramite il mio legale informavo l’Amministrazione che gli operai della ditta che effettua le tumulazioni presso il cimitero, spesso chiedono la collaborazione di un fioraio presente sul posto, che non è certamente il sottoscritto. Questo modo di fare della ditta in questione è una palese violazione della libera concorrenza.
Ho scritto alla ditta in questione ma nessuna risposta. E che dire dell’aiuto, che sempre gli operai della ditta, chiedono a dei marmisti, in maniera non consona.
Ed anche su tutto ciò silenzio da parte dell’Amministrazione. Da qui la mia iniziativa di raccontare tutto al signor Prefetto di Cosenza, sono in attesa di riscontro. E ancora vorrei ricordare che dopo tante battaglie condotte dal sottoscritto, il sindaco ha fatto togliere i tanti cani randagi che stazionavano pericolosamente nello spazio antistante il cimitero e ricordo che in una circostanza il primo cittadino mi ha detto “Io con i coriglianesi non ci voglio avere nulla a che fare”.
Affermazioni gravissime che comunque, secondo lo scrivente, sono confermate da tutto quello che questo sindaco in questi tre anni non sta facendo per il territorio di Corigliano. Avrei tante altre cose da dire ma mi fermo qui.
Questa è la sensibilità che mostrano sindaco e l’assessore Palermo prime e l’assessore Viteritti adesso, per un luogo sacro come il cimitero. Io mi auguro che su tutto ciò intervenga l’Autorità giudiziaria, perché al più presto presso il nostro cimitero venga ristabilito l’ordine e la legalità.
Mi auguro che almeno l’iniziativa dell’assessore Viteritti venga presa in considerazione dall’Autorità inquirente. E. consentitemi anche un ultima considerazione: questa città non meritava amministratori come quelli attuali, insensibili e sordi alla giuste denunce fatte da un cittadino che con il sudore della fronte quotidianamente si guadagna da vivere.
Corigliano-Rossano 18.07.2022
Gianfranco Marrazzo