È figlio di genitori onesti, semplici e laboriosi. La sua è casa che profuma d’umiltà, di quella classe d’indefessi lavoratori che costituisce la grande maggioranza della nostra città.
Marco Sposato, giovane perbene, educato nei modi e competente nella professione prescelta, nasce, infatti, da una famiglia di imbianchini e cresce con la passione di questa che è una vera e propria arte.
La decorazione, con Marco Sposato, assurge al valore e alla concezione che Vitruvio assegnava all’ordine corinzio – “gracilità e sveltezza verginali” – capace com’è di esaudire i sogni in realtà, slancio e leggerezza ad ogni ambiente che plasma. Il rispetto dei canoni estetici, la ricerca dell’armonia, la sinuosità dello stile: Marco, maestro nel settore, è tutto questo e anche più.
La sua è una carriera mancata da calciatore, dovuta ad un brutto infortunio; poi la svolta, con la decisione di dedicarsi alla passione della decorazione. Il Nostro, in virtù delle sue capacità, inizia così a farsi strada in questo campo. Nel 2017 si diploma come plasmatore italiano, nel 2019 la fatidica occasione: invitato sul Gargano, in Puglia, ad un evento, “Campus”, che vede la presenza di tutti i più importanti artisti del mondo, inizia la sua amicizia con Gian Carlo Sagasti, numero uno di Miami beach, e Alberto Emanuele, imprenditore del settore decorativo. Presente anche alla Fiera del Levante di Bari per far ammirare la sua arte da decoratore e, dopo anni di esperienza e sacrifici, l’inizio dei contatti con personaggi dello spettacolo.
Sono numerosi, difatti, gli insigni rappresentanti del mondo delle arti e del costume italiano che scelgono, seguono e apprezzano Marco Sposato. Esattamente come noi, comuni cittadini, che di questo giovane figlio della locale comunità siamo lieti e orgogliosi, e al quale auguriamo il meglio perché lo merita, per qualità personali e dedizione profusa in questa che è la sua innata vocazione.
FABIO PISTOIA