Nei giorni scorsi, nella Città Eterna, ha cessato di battere il cuore di Luigi Volpe, per tutti, affettuosamente, “Gigino”. Un uomo che si è fatto volere bene ed apprezzare da tanti, all’interno della comunità, per la delicatezza dell’animo che caratterizzava i quotidiani rapporti con gli altri.
I tratti distintivi del suo essere sono sempre stati, difatti, il sorriso, la gentilezza, la proverbiale cortesia ed affabilità nei modi.
V’è stato un tempo, tuttavia, nella storia personale di Gigino Volpe, nonché pubblica poiché afferente le vicende politico-amministrative dell’ormai ex Comune di Corigliano Calabro, nel quale lo stesso ha ricoperto incarichi istituzionali al servizio della collettività. Ricoprì il ruolo di assessore nell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Gabriele Meligeni, fu fervente socialista e compagno di lotta e di governo insieme a uomini, tra i quali mio padre, che hanno tentato di scrivere pagine di cambiamento nella e per la città.
Negli anni, ho avuto la fortuna di conoscerlo e di lui ho sempre apprezzato la predisposizione ai rapporti interpersonali, l’animo cortese, la costante attenzione alle tematiche e problematiche del territorio. Aveva ben chiare idee e convinzioni, ma giammai rifiutava il confronto o mancava di rispetto a quanti la pensavano in maniera diametralmente opposta a lui.
È stato uomo d’affetti. Circondato dall’amore della dolce figlia Valeria e del suo splendido nipotino, dei suoi familiari e di quanti gli hanno voluto bene, la figura di Gigino Volpe rimarrà impressa nelle menti e nei cuori di tanti, perché la semplicità di gesti e azioni avrà sempre la meglio su prevaricazioni, tracotanze e comportamenti roboanti. Onorato di averlo conosciuto e grato per le innumerevoli volte che mi voleva offrire qualcosa al bar, mi chiedeva della salute, mi parlava dei miei genitori, ai quali inviava sempre i suoi sinceri abbracci. Gigino Volpe, il cittadino e politico gentiluomo.
FABIO PISTOIA