”Si parla solo di ciò che, purtroppo, si riesce a capire”.
Ricordo a me stesso che, in politica, un consigliere comunale deve rappresentare l’elettorato che gli ha consentito, attraverso una scelta di preferenza, che si traduce in una profonda dimostrazione di fiducia, di sedere sugli scranni di un’assise civica. Ricordo a me stesso, altresì, che lo stesso consigliere comunale è tenuto, almeno per una questione di rispetto nei confronti sempre del suo elettorato, a rendere nota l’attività amministrativa posta in essere e i risultati conseguiti. Qualora questi fossero del tutto assenti, allora farebbe meglio, sempre per una questione di rispetto, a riconoscere il proprio insuccesso senza spingersi a critiche disperate. Del resto, i buchi nell’acqua (è proprio il caso di dirlo) che questa amministrazione ha fatto sono sotto gli occhi di tutti. Così come sono ben evidenti le responsabilità che i consiglieri a guida Stasi direttamente o indirettamente ricoprono. Tra un proclama e un altro sono trascorsi ben tre anni da quando questa amministrazione ha iniziato a governare la città di Corigliano Rossano, e, in questo arco temporale, nulla di evidente è stato realizzato. Anzi, agli occhi dei cittadini il tempo sembra essersi consumato in un pieno immobilismo politico-amministrativo. Ma non è così. Qualcosa è stata fatta. Peccato, però, che sia sbagliata! Tra le debacle più rilevanti, recenti o passate, come non ricordare l’affitto di un pozzo privato, nell’area urbana di Rossano, per un costo di cinquantamila euro l’anno per tre anni (manco fosse petrolio!), oppure il pozzo scavato su falde acquifere non potabili (proprio nella Schiavonea così cara al consigliere Frasca), od ancora la mancanza della indizione della gara d’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti, così come un tanto agognato Statuto che, però, fa fatica a prendere vita manco fosse la carta costituzionale italiana, e per concludere, ancor più gravemente, tutti i silenzi che in questi quasi tre anni i cittadini hanno dovuto subire ogni qual volta hanno espresso lamentele, disagi e disservizi. Ma non fa nulla! Semplicemente il popolo ricorda. E in questi altri due anni che rimangono a questa amministrazione (ammesso sempre che si arrivi a scadenza naturale e che la “stampella” sulla quale si regge non si rompa prima), il popolo avrà l’occasione – siamo certi – di confermare il giudizio che a tutt’oggi esprime. Da neoeletto segretario cittadino di AZIONE non posso che apprezzare e sostenere l’opposizione che il nostro rappresentante in consiglio comunale, Francesco Madeo, sta facendo così strenuamente in difesa tanto di un territorio mortificato, quanto dei cittadini delusi, quanto ancora degli elettori pentiti. Già! Perché, purtroppo o per fortuna, come ha acutamente rilevato il dottor Promenzio nel corso del suo intervento al nostro congresso cittadino, il pentitismo è importante ma non ripara dai danni subiti. Ma andiamo alle questioni concrete che riguardano, più propriamente, la nostra comunità, e che sono il frutto di una politica d’opposizione costruttiva e specifica, proprio come, al netto delle critiche infondate di Stasi e company, piace a noi. Per quanto attiene la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani, precisiamo che essa non è assolutamente in mano all’ATO o alla Regione, ma rientra, bensì, nelle competenze comunali. Dati alla mano, l’amministrazione Geraci, con il suo 57% di raccolta differenziata, è stata più eco-friendly dell’attuale amministrazione Stasi, che ha registrato, nel 2021, un parco 43%, cosa verificatasi solo nella nostra città, allorché, i Comuni limitrofi, riportano con orgoglio un aumento di percentuale più che considerevole. D’altronde, in questi tre anni, anche il più elementare servizio di distribuzione dei sacchi di raccolta, qui a Corigliano Rossano, ha lasciato a desiderare, salvo, poi, incolpare, con atteggiamento infantile, questo, codesto e quello ancora. Per quanto riguarda i “Pinqua”, rammentiamo che il progetto “distruttivo” dei “Vasci” è stato bocciato il lontano 20 Febbraio 2009 dal Ministero per i beni e le attività culturali, con delibera n. 887/09 e grazie all’interessamento del maestro Alfonso Caravetta, esperto più di chiunque di centri storici e autore di un progetto davvero riqualificante. Per quanto attiene a Palazzo Taverna, sul quale abbiamo preso una posizione inscalfibile, non consentiremo che un edificio antico del 1500, simbolo dell’identità e della cultura della nostra Schiavonea, sia da adibire ad alloggio per “lavoratori stagionali”, ribadendo, la nostra precisa intenzione che venga impiegato come Centro studi e ricerca per la tutela del patrimonio ittico, ambientale e marino, in sinergia con il dipartimento preposto dell’Unical. Concludo questa nota dicendo, infine, che i viaggi che il nostro consigliere Madeo fa a Roma rappresentano chiara dimostrazione del fatto che stiamo portando all’attenzione dei vertici di AZIONE le nostre istanze, a differenza di quelli “della speranza” che, negli ultimi mesi, ha intrapreso il Sindaco Stasi con il solo obiettivo di ricevere la benedizione del PD da parte di Boccia, salvo poi ritrovarsi come dice un antico detto coriglianese “con il c…. rotto e senza ciliegie”.