di Luigi Petrone
La statua della Madonna dei Sette Dolori della Congrega di “Maria SS. dei Sette Dolori” di Corigliano svela i suoi “misteri”.
Cosa c’è di più sacro quando si scopre che un simbolo di fede è anche un’opera d’arte? E’ quanto è accaduto con il restauro della statua settecentesca della Madonna dei Sette Dolori della chiesa dell’Addolorata di Corigliano.
Il Simulacro della Madonna dei Sette Dolori, insieme al Cristo nella bara, è quanto di più affascinate si può ammirare nella chiesa ove ha sede la Congrega di “Maria SS. dei Sette Dolori”. La Mater Domini è raffigurata nell’iconografia tradizionale, seduta, indossa un abito abito nero di gusto settecentesco, il capo è coperto dal velo e sul petto ha una spada che le trafigge il petto (come narra il Vangelo: “una spada trapasserà la tua anima, affinché vengano svelati i pensieri di molti cuori”; Lc 2,35”). Le sue mani sono protese in avanti ad attendere, in un infinito abbraccio, il Figlio morto disceso dalla croce. Ella è qui la madre del Cristo che con il suo dolore rappresenta e simboleggia di tutte le madri.
Ma la statua della Madonna Addolorata non è soltanto un simbolo del Venerdì Santo e della religiosità popolare, è qualcosa di più. Dal punto di vista artistico è una pregevole opera lignea risalente al secolo XVIII. La particolare finezza esecutiva, la posizione del capo e delle mani indicano che si tratta di un’opera eseguita da un’abile bottega di scultori d’oltralpe. Ora questa statua, per interessamento del priore Francesco Paolo Oranges e del consiglio della confraternita, è stata restaurata e domenica 3 aprile 2022 alle ore 17.00 nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel centro storico di Corigliano, alla presenza di S.E.R. Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo, saranno presentati i risultati e le scoperte emerse dal suo restauro compiuto dal maestro casertano Giovanni Piccirillo formatosi alla scuola di restauro a Firenze.
Lo sguardo è rivolto verso l’alto, l’incarnato è pallido, la bocca dischiusa, lo sguardo è impietrito dal dolore. Tutto muove compassione e condivisione, le lacrime della Vergine non sono più un’illusione, sono anche nostre. Quest’anno Corigliano avrà una processione dei Misteri speciale.