Scusami, San Giuseppe, se ancora una volta continuo a disturbare il lavoro, di falegname, nella tua bottega di Nazareth. Non voglio farti perdere tempo, guardando il lavoro che ti impegna e non voglio che tu mi risponda, so che sei uomo del silenzio.
Sei un grande sognatore e ancora oggi continui a sognare per il bene dell’umanità e della Chiesa. In un sogno l’angelo ti ha detto di prendere Maria come tua sposa, in un sogno ti è stato detto di fuggire via per custodire la vita del tuo Bambino e della tua Sposa. Ti chiedo di continuare a “sognare” sulle “storie” di questa terra, ferita dalla violenza dell’uomo, in guerra, continua, per il predominio sull’altro. Custodisci, come solo tu sai fare, i papà che, nonostante le fatiche e le prove del tempo, continuano a fare i papà, e le mamme, che fanno anche da papà. A proposito, se vedi il mio, di papà, abbraccialo forte e digli che mi manca tanto. Ora ti lascio Giuseppe, nel silenzio della tua casa di Nazareth, dai un bacio al tuo piccolo Bambino e una carezza a Maria e digli che, anche io, come te, gli voglio tanto bene!
francesco caputo