Con lui arrivava sempre la gioia. Il simbolo delle feste, dei momenti di letizia e condivisione.
Le piazze dei più piccoli e disparati comuni, nonché delle medie e grandi città, conoscevano ogni volta il bagliore del suo puntuale ritorno.
Una luce che ancora riecheggia nello sguardo sincero e nel sorriso disarmante che caratterizzano la sua immagine, oggi scolpita in nitidi ritratti di vita. Sono già trascorsi due anni da quel terribile 7 marzo, allorquando il nostro indimenticabile concittadino Rosario Carella ha lasciato, in modo improvviso, questa terra. Era l’inizio della pandemia e la comunità di Corigliano aveva un motivo in più, con tale prematura dipartita, per incontrarsi col dolore.
La sua affiatata e stimata famiglia – in primis la moglie, signora Lucia, e i figli Nicola e Nilde – avrebbero voluto, in questa triste circostanza, ricordare la figura e l’opera del loro caro congiunto con l’istituzione del Memorial “Rosario Carella”; tuttavia, alla luce dell’emergenza epidemiologica purtroppo ancora in corso, hanno preferito, con saggezza, di rinviare l’inizio di questo appuntamento a cadenza annuale nel 2023.
Ciò non impedisce, in ogni caso, allo scrivente, che fu amico di Rosario e continua tuttora ad esserlo della sua famiglia, di tracciarne, pur in se poche righe, un personale ricordo. Rosario Carella era grande perché, come tutti i grandi uomini, era semplice e portava con sé il dono della lealtà. Fedele al valore dell’amicizia e instancabile lavoratore, si è caratterizzato e fatto apprezzare ovunque per l’impegno profuso in quella che considerava una “missione”: illuminare le strade, le piazze, i palchi che intere comunità, e soprattutto i più piccoli, aspettavano con trepidante attesa.
Le feste patronali non erano tali se non accompagnate dalla consueta illuminazione di Rosario, e ogni qualvolta lui arrivava in un luogo era quello il segnale dell’inizio del fatidico momento. È stato un professionista nel suo settore, capace di farsi volere bene con smisurato affetto da tantissimi concittadini, e non solo.
L’ultima volta che lo vidi anni fa mi fu sinceramente vicino e di questo gliene sono ancora oggi grato. Oggi, nel salutarlo con affetto, sono certo che sarà sereno e dall’alto osserverà con il suo benevolo sorriso tutti coloro che, qui, continuiamo a ricordarlo per quello è stato e sempre sarà nei nostri cuori. Rosario Carella, l’imprenditore che portava la luce.
FABIO PISTOIA