“Solo i semplici cavalcano il vento e solo chi si smarrisce migliaia di volte riuscirà a tornare a casa”.
Parafrasando il sempre attuale poeta Kahlil Gibran, mi chiedo quanto sia difficile nella propria vita rimanere semplici, senza maschere, e come sia facile, invece, smarrirsi nei tortuosi sentieri del quotidiano agire. In tanti, molto spesso, siamo tentati dall’apparire diversamente, probabilmente nella vana ricerca di sembrare migliori, oserei dire perfetti.
Non mi è dato conoscere quando e come lascerò questa terra, tuttavia posso dire di essere orgoglioso di avere fin qui incontrato, nella mia esistenza, poche persone realmente sincere e che mi hanno voluto bene in modo incondizionato, senza mai nulla chiedermi ma solo regalandomi tante “cose”, soprattutto immateriali e, perciò, non quantificabili. Una di queste è, certamente, l’avvocato Anna Aversente.
Donna intraprendente e schietta, nemica delle ipocrisie e compagna del libero pensiero, rappresenta un esempio di persona capace di restare semplice, con i piedi ben saldi per terra, e per questo capace di “cavalcare il vento”. Imprenditrice giovane eppure già molto stimata, non ama far parlare di sé e rifugge da ogni occasione di visibilità. Le chiedo venia, pertanto, per questa mia breve riflessione sulla sua bella figura.
Quando si nutre affetto nei confronti di qualcuno, si può e si deve ricorrere alla disobbedienza: è giusto, infatti, esprimere un sentimento, riconoscere gratitudine e apprezzamento, tessere le lodi quando tutto ciò è spontaneo e senza alcun fine. Anna Aversente è tante realtà tutte insieme: general manager dell’affermato gruppo concessionario automobilistico di famiglia, responsabile della splendida azienda agrituristica “Il Mulino”, editore della “storica” emittente televisiva Tele A1, nonché, ancor prima e soprattutto, una giovane donna autenticamente coraggiosa e “vera”. Segue con dedizione e costanza le orme dell’indimenticabile padre, il grande Commendatore Giorgio Aversente, e lo fa non solo nella professionalità che le appartiene quasi naturalmente. Il suo valore aggiunto, difatti, risiede nell’essere solidale con le persone più deboli. Come il suo illustre genitore, Anna è imprenditrice sempre attenta all’etica dell’economia dal volto umano e al benessere dei suoi lavoratori.
In una società di dive farlocche, di lustrini e pavoni, Anna stupisce per il suo temperamento tutto d’un pezzo, tale da coniugare la passione con l’azione, e per le innate virtù dell’amicizia, dell’umiltà e della lealtà. Dice sempre quello che pensa, estranea com’è da qualsivoglia rapporto di convenienza e/o utilitarismo, e ha in dono un linguaggio universale: quello della sincerità, senza distinzione alcuna di ceto sociale, età, nazionalità. È donna di cultura perché gli studi, i viaggi, le esperienze professionali, la competenza maturata negli anni l’hanno resa oggi quella che è: un’imprenditrice che porta lustro alla città di Corigliano Rossano e alla Calabria intera.
La conosco ormai da tanti anni e la dote che più ammiro di lei è la seguente: ogni giorno si rimbocca le maniche e lavora insieme ai suoi dipendenti, quasi confondendosi con loro. Anna Aversente, imprenditrice dai grandi traguardi e, al contempo, della gioia che risiede nei piccoli ma significativi gesti. Perché non è da tutti essere e non far finta di essere.
FABIO PISTOIA