Riflessione di un’alunna dell’Erodoto.
Possiamo parlare di bullismo quando siamo di fronte a dei comportamenti prepotenti verso una persona che
non è in grado di difendersi da solo.
Nella giornata mondiale contro il bullismo un mio pensiero va a coloro che patiscono minacce, violenze ed insulti a causa del loro orientamento sessuale, ma se noi cercassimo sul vocabolario la definizione della parola “amore” troveremmo: «Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia», ma in realtà nessuno sa cos’è veramente.
Se ognuno di noi pensa bene, ogni tipo d’amore sembra uscito da una tavolozza di un pittore.
Sarebbe bello se alcune persone non stessero sempre a giudicare le scelte altrui, perché ognuno può amare chi vuole senza essere giudicato, ma la gente, continua a nutrire dei pregiudizi sbagliati.
Ebbene si, stiamo parlando di “Omofobia” e siamo nel 2022. Quasi tutti speravamo che questa parola fosse
scomparsa, ma le sue radici continuano ancora a crescere nella nostra vita.
Non capisco perché alle persone interessino tanto le scelte altrui.
Perché qualcuno non può amare una persona del suo stesso sesso e quindi essere vittima di pregiudizi e persecuzione?
È pur sempre amore e l’amore è un sentimento che non si può controllare, e noi tutti siamo liberi di amare chi vogliamo senza subire nessun tipo di giudizio o addirittura violenza. Anche i bambini, a volte, vengono educati per detestare persone che amano gente del loro stesso sesso, ed invece, è bello vedere bambini che si uniscono, senza nutrirsi di nessun tipo di pregiudizi, frutto della loro ingenuità, che viene viziata da persone più grandi di loro che gli stanno attorno.
Dobbiamo essere convinti che nessun uomo è libero, fin quando assume pregiudizi di qualunque tipo verso gli
altri: il ritenere diverso l’altro perché magari ha un orientamento sessuale considerato non “normale” o chi
vive con delle abitudini diverse dalle nostre fa male, non solo a chi lo subisce, ma anche a chi lo nutre.
Quindi, penso che noi adolescenti, dovremmo capire e far capire che questo sentimento è bello in ogni modo e
che non esiste un genere per esso.
Testo di: Grispino Alessandra 2A
dell’Erodoto