11 febbraio, Beata Vergine Maria di Lourdes. In occasione di questa bella e dolce memoria viene
celebrata la Giornata Mondiale del Malato.
Lourdes diventa il simbolo della sofferenza “bagnata” dalla grazia. Ogni giorno, uomini segnati dal dolore della sofferenza e della malattia, grazie all’aiuto dell’Unitalsi e di migliaia di volontari, sperimentano quella grazia di consolazione spirituale che Dio concede per intercessione di Maria. A noi il compito di promuovere la “dignità” del malato, in ogni situazione della vita, dal concepimento fino alla morte. Nel nostro territorio tanti malati non possono accedere alle cure del sistema nazionale sanitario, figuriamoci nei Centri privati. Per questo è necessario, come sta promuovendo la nostra Regione, che gli Ospedali garantiscano il diritto alla salute delle migliaia di persone, che ogni giorno, accedono a queste strutture. Come quel bambino paralizzato che va a Lourdes, con i genitori, mentre assiste alla Benedizione col Santissimo: “Se non mi guarisci, Gesù, lo dico a tua madre!”. E in quel momento avvenne il miracolo. Come quello di Maria, anche il nostro “eccomi!” può cambiare la storia. Con il loro “sì” o il loro “no” al progetto di Dio, tutti possiamo incidere nascite e alleanze sul calendario della vita. Buon cammino…
Francesco caputo