“Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali”. E come dare torto a Goethe, padre del romanticismo tedesco, che in una sola frase racchiude il fulcro di un’intera esistenza?
Radici e ali rappresentano, difatti, il patrimonio – immateriale e, perciò, non quantificabile – lasciato alla sua famiglia da un concittadino prematuramente scomparso dieci anni addietro: Egidio Stigliano. Una persona benvoluta e stimata, il cui volto è rimasto custodito intatto nelle menti e nei cuori di quanti hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e impararne a scoprire le tante virtù.
Era il 2012 allorquando quest’uomo ci lasciava, circondato dall’affetto dei suoi cari e nel cordoglio dell’intera comunità coriglianese. Il segreto di Egidio risiedeva nella sua schiettezza, nel suo essere diretto, senza fronzoli, nel rapportarsi con tutti, amici e semplici conoscenti, sorprendendo molti con gesti d’inaspettata generosità e spirito cordiale che lo caratterizzava.
La storia di questo grande uomo è stata segnata da più vicende professionali, dapprima come integerrimo servitore dello Stato nella sua veste di carabiniere e poi come appassionato titolare di attività commerciali molto apprezzate dalla cittadinanza. La sua abitazione è un museo di cimeli dell’Arma, per Stigliano una vera e propria famiglia alla stregua di quella di sangue, specchio del rigore, della dedizione e della scrupolosità con la quale egli ricoprì questa preziosa missione pubblica.
Le attività artigianali che lo videro alla conduzione insieme alla sua inseparabile compagna di vita – la signora Cristina Frisina, impagabile donna leale, sincera e generosa – sono entrate a pieno titolo nella storia del mondo del commercio e delle attività produttive di Corigliano Calabro e della Sibaritide tutta per l’impegno profuso e la qualità erogata nella quotidianità alla variegata clientela. Il panificio dello Scalo, la pasticceria di contrada Ralla, la gelateria sul lungomare di Schiavonea: laboratori del gusto capaci di fondere la tradizione con la ricercatezza di nuovi saperi e sapori.
Il dono dell’amicizia e la sua sensibilità verso tutto ciò che riguardava la città erano i tratti distintivi del suo essere: chi scrive, in quegli anni adolescente, ne ricorda ancora oggi le discussioni sui problemi che affliggevano, ieri come oggi, donne e uomini di questo lembo della Calabria. Nitida l’immagine che si serba di un uomo dall’aspetto severo ma dal cuore grande, capace di dispensare sorrisi e regalare panini ad un bambino che si recava di buon’ora al suo panificio.
Quanti sacrifici, quante energie, quante opere ha realizzato quest’uomo: instancabile lavoratore che, di fatto, non ha mai smesso d’indossare la divisa, intesa come adesione totale ad una concezione di vita e non mera appartenenza. Si è sempre battuto per un mondo migliore, per una società equa e solidale, e lo ha continuato a fare anche per decenni nel dialogo costante con tutti.
Radici e ali, dunque. Quelle che ha tracciato nel solco profondo della vita dei suoi figli, straordinari esempi d’umiltà, educazione e condivisione di un ideale, oggi degni eredi di siffatto alto e nobile pensiero. L’eredità più grande di Egidio Stigliano, indimenticabile uomo di legge e d’azione.
FABIO PISTOIA