di Carlo DI NOIA
Ringrazio quanti hanno avanzato la proposta di intitolare la Scuola Media Toscano al Preside Francesco Antonio Di Noia, mio padre.
Ringrazio la Politica, Franco Oranges, ex Vicesindaco della Città di Corigliano Calabro, il primo ad avanzare la richiesta, seguito poi da Stefano Mascaro, ultimo Sindaco della Città di Rossano, così come ringrazio anche il mondo dell’Associazionismo, che si è unito alla proposta, con Alessandra Capalbo, Presidente di Civico e Popolare, e Valeria Capalbo, Presidente della Proloco di Corigliano Calabro. Ringrazio i tantissimi cittadini che hanno accolto con affetto e favore la proposta. Li ringrazio soprattutto perché hanno colto il grande impegno alla base della costruzione della nuova Scuola.
Essere uomini di cultura, talvolta, non costituisce l’unico elemento necessario a raggiungere i risultati. La realizzazione di una nuova Scuola, infatti, è anche un prodotto della tenacia, della caparbietà, del duro lavoro. Progettare e acquisire finanziamenti non sono sempre fattori sufficienti per la definitiva acquisizione di una struttura. E così è stato per la Scuola Media Toscano. La Scuola Toscano, come è noto, originariamente si trovava in un edificio vetusto, sito in Via Ospizio a Corigliano Centro, che allora costava al Comune un affitto annuo pari a 40 milioni di lire. Quando mio padre ne divenne Preside, fece di necessità virtù, cercando di ricavare una Scuola da una palazzina buia, con aule anguste, senza laboratori e palestra, privo di sicurezza, senza scale antincendio e vie di fuga. Nonostante ciò, mio padre, già Preside di Istituti Superiori delle Città di Corigliano e Rossano, come il Tecnico Femminile ed il Liceo Scientifico Fortunato Bruno, si affezionò alla Toscano e decise di restarvi a dirigerla, grazie anche ad un Corpo Docente di prim’ordine: Persiani, Campilongo, D’Amico, Favaro, Scalise, Forciniti, Formaro, Scarcella, Albamonte, Madeo, Dima, Sosto, Iannucci, Stillittano, tra i Docenti che, negli anni, si sono succeduti garantendo, costantemente, una didattica di qualità. Proprio la presenza di un tale Corpo Docente, ma anche il clima di collaborazione e fiducia promosso a tutti i livelli della struttura scolastica, compreso il personale amministrativo e ausiliario, e l’aumento progressivo di iscrizioni di nuovi alunni, fece emergere la necessità di dotare la Scuola Toscano di un nuovo grande edificio. Da qui l’avvio della progettazione, con la proposta di Progetto avanzata da mio padre, grazie anche alla preziosa collaborazione delle Amministrazioni Comunali succedutesi nella Città di Corigliano Calabro, nei quindici anni trascorsi dalla Progettazione alla realizzazione. Con interlocuzioni costanti tra mio padre, Ministero della Pubblica Istruzione e Regione Calabria.
Ma proprio quando il risultato stava per essere raggiunto, gli intoppi della politica e della burocrazia sembravano impedire alla Scuola Media Toscano di indossare l’agognato abito nuovo. Ma mio padre non si perse d’animo: l’uomo di cultura, il Docente, il Preside divenne allora l’uomo della protesta, che organizzò una manifestazione, con i professori, il personale tecnico ed amministrativo, gli alunni, le famiglie, tutti insieme uniti in un corteo che occupò la Via Roma in Corigliano Centro, con megafono, trombe e cartelli. A gridare il diritto dei cittadini ad avere una Scuola nuova. Voglio ricordarlo, quell’evento, in quanto fu una formidabile presa di coscienza civica collettiva, che sbloccò le procedure per completare e consegnare l’edificio. In fondo, siamo noi che facciamo la Storia, prendendoci le nostre responsabilità. E talvolta, per promuovere il progresso della Storia, è anche necessario scendere in piazza, responsabilmente, con coraggio e dignità. E se abbiamo avuto una nuova Scuola a Corigliano, è anche grazie a quanti, docenti, alunni, genitori, assieme a mio padre, quel giorno, sfilarono in via Roma. Un piccolo atto “eroico”, che va ricordato, in quanto ha permesso alle generazioni future della nostra Città di studiare in una struttura moderna, ricevendo una didattica al pari con i tempi.
Carlo DI NOIA
Corigliano-Rossano, 6 febbraio 2022