5 febbraio Sant’Agata, martire cristiana del III secolo. Agata, bellissima adolescente di 15 anni, morì per la sua fede.
Venne brutalmente torturata a morte, con la mutilazione dei seni, per essersi rifiutata di rinunciare alla sua verginità e alla religione cristiana, e la sua storia di perseveranza nella sofferenza ha ispirato molti nel corso dei secoli. La santa viene invocata non solo a Catania, ma in tutto il mondo, contro le eruzioni vulcaniche, e spesso ricorrono a lei anche i pompieri. Oggi, però, vogliamo ricordarla come protettrice delle donne vittime di violenza e delle donne che combattono contro il tumore al seno. Ricordiamo, lei, che è stata vittima della tortura e che ha imparato in prima persona la crudeltà e la disumanità degli uomini. Per tutte le donne, perché venga estirpata, dal cuore degli uomini, ogni forma di violenza. Il ricordo e, soprattutto, l’impegno, della comunità, per tutte le donne che lottano contro il cancro al seno. Nei giorni scorsi l’Ospedale Compagna, Area Urbana Corigliano ha ricevuto, in donazione, un mammografo. Perché si ritorni a fare prevenzione e soprattutto sostegno alle donne colpite da questo cancro, a nessuna manchi la vicinanza della nostra comunità, anche attraverso la protezione di Agata e al lavoro, instancabile, di tanti medici, personale paramedico ed infermieristico.
francesco caputo