Con delibera n. 547/2019, aggiornata alla Legge di bilancio 2020 (n. 160 del 2019), l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha ufficialmente introdotto anche per il tributo idrico la prescrizione breve delle bollette.
In buona sostanza, la prescrizione di 2 anni si conteggia dalla data di emissione della fattura idrica. Negli ultimi giorni del 2021 e nei primi giorni del 2022 sono state consegnate le fatture del servizio idrico inerente il periodo 2018-2019.
Numerosi i contribuenti che prontamente si sono recati presso gli uffici della Confconsumatori di Corigliano Rossano per chiedere l’inoltro dell’istanza di riesame delle fatture volte all’eccepimento della prescrizione. Ad oggi, i riscontri sono stati del tutto o poco esaustivi, a dimostrazione ancora del fatto che l’inefficienza delle amministrazioni pubbliche spesso è causata dalla presenza di personale poco qualificato.
“Non a caso – evidenziano dall’associazione di categoria – vogliamo ricordare alla nostra politica locale, nonché a chi ci amministra, che l’Antitrust ha aperto istruttorie contro Comuni e gestori che non rispettano la prescrizione biennale. Questa è stata sicuramente un’ottima notizia per i contribuenti italiani. Una vittoria importante per i consumatori. Uno di questi procedimenti, quello contro il Comune di Prata Sannita ad esempio, deriva da un esposto presentato dall’Unione Nazionale Consumatori, e di cinque istruttorie per far rispettare la corretta applicazione della prescrizione biennale che i consumatori possono far valere dal 1 gennaio 2020 per le bollette dell’acqua. Ci sono alcuni Comuni, infatti, che, dopo aver inviato bollette prescritte, hanno rifiutato di accogliere la prescrizione eccepita dai consumatori e hanno proseguito nel loro diniego anche dopo che lo Sportello del consumatore di Arera, gestito da Acquirente Unico, è intervenuta richiedendo al Comune non solo di accettarla, ma anche di erogare, per via del mancato rispetto delle prescrizioni, un indennizzo automatico da corrispondere a ogni singolo consumatore ricorrente. È incredibile che ci siano ancora in Italia dei Comuni come quello di Corigliano-Rossano che, invece di fare gli interessi dei concittadini, negano i loro diritti e si ostinano ad ignorare quanto prevedono le leggi italiane”.
La legge n. 205 del 2017, infatti, prevede, per le fatture dell’acqua con scadenza successiva al 1 gennaio 2020 la prescrizione dopo 2 anni. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione, per importi riferiti a consumi idrici risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta, appare idoneo ad indurre indebitamente i consumatori a corrispondere importi, spesso ingenti, relativi a consumi prescritti e in tal modo vanifica gli effetti che la nuova disciplina intende contrastare, ovvero l’emissione tardiva di fatture di conguaglio relative a consumi risalenti ad oltre due anni. L’assenza di un’adeguata informativa sulla prescrizione biennale può ostacolare l’esercizio delle prerogative contrattuali inducendo i consumatori a pagare importi per i quali, invece, sarebbe stato possibile eccepirne la prescrizione.
“Noi della Confconsumatori di Corigliano-Rossano – afferma il responsabile della sede cittadina, il dottor Domenico Varcaro – non ci ostineremo, qualora il Comune faccia orecchie da mercante, ad avviare, così come gli esempi sopra riportati, procedimenti sanzionatori contro lo stesso. Noi resteremo sempre a fianco dei nostri concittadini ed invitiamo gli stessi a contattare tempestivamente la sede territoriale qualora si verifichino situazioni come quelle esposte”.
Fabio Pistoia