di Mario Gallina
Mi sfugge il perché la raccolta “porta a porta” della differenziata parta solo a Rossano paese e non anche a Corigliano, e comunque visto che la popolazione di Corigliano ha la netta sensazione di essere trattata da serie B, se non fosse stato il caso da parte del comune della TERZA CITTÀ DELLA CALABRIA,
di fare uno sforzo in tale direzione, in nome dell’unificazione comunale tra le due cittadinanze non solo nelle scartoffie e documenti che nessun significato rivestono nel raggiungimento di uno sbandierato sentimento di unica cittadinanza mai sfiorato seppure di fatto concesso in cambio della rinuncia alla propria identità.
Si è ritenuto invece anche in questo caso di scavare un fossato ancora più profondo e divisivo, per cui la vera domanda che sorge spontanea è:
per incapacità o volontà politica?
La stessa domanda la poniamo alla Ecoross S.r.l. cui vanno a finire gran parte delle risorse economiche dragate dai cittadini di questo comune ed a cui piace moltissimo rappresentarsi pubblicitariamente come azienda leader attenta ai bisogni della cittadinanza:
come mai nei suoi studi di marketing non si è posta il problema della equità di trattamento della due comunità e soprattutto, preso atto della strettissima collaborazione tra la sua direzione ed i vertici politico-amministrativi comunali, come mai non l’ha mai rappresentata loro? Non ne sente la necessità o non è un argomento che la può interessare ai fini del tornaconto aziendale ?
Mario Gallina