di Gennaro TEMPESTOSO
Come cittadino sono abituato a lamentarmi per le cose che non funzionano anche rischiando spesso di non venire ascoltato. Ad ogni modo, tralasciando per ora le lamentele, racconto di seguito quanto accaduto poche ore fa.
Stamani, domenica 2 gennaio 2022, decido di accompagnare mio figlio che deve partire per motivi di lavoro in altra regione presso l’HUB vaccinale di Brillia per il booster. Arrivato sul luogo, ho notato che la fila di chi vuole vaccinarsi non era molto lunga. C’erano poche persone che, seppure senza prenotazione ed essendo giorno non lavorativo, speravano di riuscire a vaccinarsi. Ci è stato comunicato subito che, giustamente, ad avere la precedenza sarebbero stati prima i cittadini prenotati, mentre, chi non era riuscito a prenotarsi poteva aspettare pazientemente. Fiduciosi di potercela fare, aspettiamo dalle 9 alle 13 quando, all’improvviso, veniamo cacciati via per le due ore di chiusura.
A quel punto monta la protesta dei cittadini in attesa dal mattino arrabbiati per l’ingiusto e incivile modo di fare. Tanti, anche provenienti da comuni limitrofi, poiché oggi era giorno festivo, avevano approfittato per avere la terza dose. Noi tutti fuori ammassati nelle transenne in fila per ore mentre, all’interno della struttura, si sarebbe potuto organizzare un percorso anche per i non prenotati ed evitare di mandare via senza vaccino chi vuole proteggersi dal contagio ormai dilagante e fuori controllo. Le motivazioni del personale all’esterno della struttura sono risultate infondate se non paradossali: una presunta mancanza di personale medico e paramedico, la mancata prenotazione anche in presenza di anziani e soggetti fragili, le poche postazioni ecc. Che vergogna, Commissario Regionale per la Sanità, Direttore ASP Cosenza e Sindaco! A fronte dei reiterati inviti del governo centrale a incentivare la vaccinazione anche dei più piccoli, con 144.000 contagi giornalieri, qui le persone vogliono vaccinarsi ma vengono cacciate via con le forze dell’ordine. Corigliano-Rossano deve distinguersi come comune che stamani ha mandato a casa senza vaccino oltre 200 persone. Infatti, oltre al danno poi è sopraggiunta la beffa. Prima di andar via, uno dei responsabili si è preoccupato anche di chiamare le forze dell’ordine che ci hanno intimato di andare via perché oggi il vaccino spettava solo ai prenotati e non a tutti i cittadini che volessero vaccinarsi ad ogni costo.
Noi siamo andati via, mio figlio si vaccinerà fuori regione dove vaccinano 12 ore al giorno senza sosta e senza giorni festivi, in strutture che non lasciano fuori le persone per ore per poi mandarle via sfiduciate, mortificate e con l’ennesima violazione del diritto alla cura. Inutile riempire i giornali di autocelebrazioni autoreferenziali se poi la realtà che viviamo in qualsiasi contesto sanitario è quella delle ennesime disfatte. Ogni giorno, infatti, è soltanto una conferma dell’inefficienza – se non inesistenza – del sistema sanitario.
Un cittadino qualsiasi.
Gennaro TEMPESTOSO.