Abbiamo letto il testo del decreto numero 20 emesso nella mattinata dell’altro ieri dal sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, in forza del quale ha nominato il presidente della “Fondazione Carmine De Luca”, importante ente culturale della città di Corigliano Calabro prima, adesso divenuto patrimonio della città unica.
Un atto importante quello di ridare vitalità formale e sostanziale alla Fondazione che porta il nome di un coriglianese illustre, il professor De Luca, grande pedagogista e grande uomo di cultura, che nel suo purtroppo breve percorso umano tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta ha illuminato la cultura italiana attraverso le sue opere letterarie e di critica letteraria dedicate al mondo dell’infanzia.
La “Fondazione Carmine De Luca” è stata fortemente voluta da un pregiato intellettuale coriglianese già sindaco di Corigliano, il professor Giovanni Pistoia che ne fu primo il presidente ricoprendone la carica per svariati anni, successivamente fu presieduta dalla stimata dirigente scolastica coriglianese Susanna Capalbo.
Da molti anni era senza una guida e senza un Consiglio d’amministrazione, e di conseguenza, purtroppo, senza alcun tipo di vitalità e di attività culturale tra quelle espresse nelle finalità del suo statuto.
Nel formulare i nostri auguri più vivi e sinceri alla persona del neo presidente, il dottor Vincenzo Piro, giovane e già assai illustre cittadino di Corigliano-Rossano, valente docente nell’Università Sorbona di Parigi, la capitale di Francia dove egli risiede da svariati anni, non possiamo tuttavia esimerci dall’esprimere alcune nostre perplessità politiche.
La prima: come farà il dottor Piro a presiedere la Fondazione da Parigi?
O la Fondazione nel frattempo ha trasferito la sua sede, e dall’egida del Castello di Corigliano è passata all’ombra della Torre Eiffel?
Sorgono, in noi, forti perplessità anche circa le modalità di “selezione” adottate dal sindaco Stasi in virtù della sua istituzionale prerogativa di nomina.
Il decreto di nomina testualmente recita: “Visto il curriculum presentato dall’interessato”.
Allora, le domande che noi rivolgiamo al sindaco, sono: oltre a quello del dottor Piro, Le sono pervenuti altri curricula?
Nel caso di risposta positiva: ha effettuato una comparazione tra i vari curricula?
Invitiamo il sindaco Stasi a colmare questi nostri legittimi dubbi, anche perché non ci risulta che egli abbia mai avviato una selezione ad evidenza pubblica finalizzata all’affidamento della carica di presidenza della “Fondazione Carmine De Luca”, tantomeno dei componenti del suo Consiglio d’amministrazione che ancora non sono stati nominati.
Lo stesso vale per un’altra recente carica affidata dallo stesso sindaco Stasi in virtù della sua prerogativa istituzionale, vale a dire quella del nuovo Commissario liquidatore della società consortile “Meris” che gestisce le attività del Mercato ittico di Schiavonea che ha un fatturato medio annuo di due milioni e mezzo di euro.
Come per il dottor Piro, cogliamo l’occasione per formulare i nostri più vivi e sinceri auguri al dottor Tonino Fusaro, giovane consulente del lavoro che può vantare un ottimo rapporto fiduciario col sindaco Stasi anche per la loro “parentela” che non è un mistero per nessuno, ma al contempo cogliamo la stessa occasione per ringraziare il suo predecessore, il dottor Giuseppe Flotta, che dopo aver fatto un ottimo lavoro che ha portato ad ottimi risultati è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni “per fare posto”.
Anche in merito alla nomina del dottor Fusaro, ribadiamo le domande sopra riportate al sindaco Stasi. Al quale, infine, domandiamo anche: per quanto ancora pensa di poter gestire la casa comunale come una “cosa di famiglia”?
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