Nella situazione attuale di pandemia, si è costantemente alla ricerca di soluzioni. Dai vaccini ai metodi di tutela per evitare un possibile contagio. In questo nuovo articolo, però, vedremo qualcosa di diverso. Infatti, un team di ricercatori hanno riportato lo sviluppo e il test di un analizzatore del respiro noto come Bubbler. Esso si basa sul rilevamento dell’RNA virale per diagnosticare il SARS-Covid-19.
Il nome Bubbler non è una casualità. Infatti, esso deriva dal gorgoglio che si verifica quando il paziente respira nel dispositivo. Questa tipologia di test, detto anche gorgogliatore, è un tubo di vetro con una pipetta. Quest’ultima permetterà ai pazienti di espirare aria per il test. Il tubo è riempito con una miscela reattiva per trascrizione inversa e olio minerale freddo.
Tuttavia, il gorgogliatore non solo trascrive l’RNA dalle particelle sospese nell’aria del virus nel DNA. Esso sarà anche in grado di codificare a barre quel DNA. In questo modo, sarà consentito utilizzare dei campioni per il sequenziamento. Dunque, il test Bubbler sarà usato per fornire informazioni aggiuntive come: la carica virale e il ceppo.
Tra l’altro, il rilevamento del virus Bubbler è simile al test clinico Q-tip PCR. La differenza, però, risiede nel fatto che il test Bubbler riesce a misurare meglio la probabilità di infezione. Ciò perché esso rileva le particelle virali sospese nell’aria. Dunque, il gorgogliatore si adatterà per il test dell’aria in ospedali e spazi confinati.
Il nuovo studio ha esaminato 70 pazienti, curati nel pronto soccorso del Rhode Island Hospital da maggio 2020 a gennaio 2021. Gli scienziati hanno testato campioni da tre punti del tratto respiratorio. I tamponi linguali e i campioni d’aria sono stati confrontati con un test PCR nasofaringeo convenzionale. Tutto ciò, utilizzando un semplice batuffolo di cotone.
Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che il virus può essere rilevato direttamente nella respirazione. L’RNA virale è più arricchito nella respirazione rispetto ai campioni orali. Di conseguenza, quest’ultimi contengono cellule coinvolte nella replicazione del virus. Esse, però, non si trovano nei campioni respiratori. Ciò suggerisce che il segnale virale identificato in Bubbler derivi da particelle virali attive. Ad ogni modo, si potrà misurare l’ossigenazione sanguigna con Huawei gt 2. Fattore importante che influisce su un’eventuale contagio Covid-19.
La ricerca non finisce qui. Infatti, i ricercatori hanno anche dimostrato che Bubbler potrebbe essere adattato per altre cose. Ad esempio, poter rilevare il virus nei campioni trasportati dall’aria. Per simulare il movimento delle goccioline espirate, tre campioni unici di acido nucleico sono stati aggiunti a tre umidificatori.
Tutto questo, in posizioni diverse, a distanze diverse dal Bubbler in una stanza con flusso d’aria alto e una stanza con flusso d’aria basso. Sebbene nello studio non sia stato incluso alcuno studio dettagliato di questi usi, i risultati parlano chiaro. Essi dimostrano il potenziale dell’utilizzo dell’acido nucleico nell’aria. Ciò è abbastanza utile per quantificare il flusso d’aria interno e per rilevare il SARS-CoV-2 nell’aria.
I test COVID-19 utilizzano campioni raccolti dal tratto respiratorio superiore. I campioni positivi contengono virus attivo. La carica virale delle vie aeree superiori, però, non è correlata ai sintomi delle vie aeree inferiori come la polmonite.