Nel Medioevo, le festività natalizie erano incredibilmente frenetiche. Gli abitanti dell’Europa medievale celebravano il Natale per 12 giorni interi. Il culmine della stagione festiva è stata la dodicesima notte e la tumultuosa incoronazione del “Re dei disordini”, secondo la Storia .
Il Natale nel Medioevo era preceduto da un mese di digiuno natalizio, durante il quale i cristiani cercavano di mangiare cibi a basso contenuto di grassi ed evitare divertimenti eccessivi. Ma le restrizioni terminavano la mattina del 25 dicembre, afferma Anna Lawrence-Mathers, storica dell’Università di Reading esperta dell’Inghilterra medievale, durante il periodo storico che è durato dal V al XV secolo.
Nel Medioevo, la festa iniziava all’alba con uno speciale servizio religioso che segnava la fine del digiuno e l’inizio del periodo festivo, che durava dal 25 dicembre al 5 gennaio. La portata dell’intrattenimento natalizio dipendeva principalmente dallo stato sociale. Secondo Lawrence-Mathers, la maggior parte delle persone del Medioevo macellava maiali, carne salata e affumicata a novembre in previsione del Natale.
Nelle zone rurali, i ricchi proprietari terrieri fornivano ai fittavoli 12 giorni di riposo e li offrivano anche cibo per le vacanze. È difficile dire con certezza cosa ci fosse nel menu, ma l’autore di Le Menagier de Paris (un libro sull’economia domestica scritto nel 1393) elenca i piatti necessari per questa celebrazione speciale. La festa iniziava con torte, salsicce e sanguinaccio, seguiti da quattro portate di pesce, pollame e carne al forno. La festa si è conclusa con dolci, quiche e noci.
I membri delle famiglie reali festeggiavano in modo completamente diverso. Per la cena di Natale del 1226 all’Abbazia di Reading, il re Enrico III ordinò 40 salmoni, enormi quantità di carne di cervo e di cinghiale. Enrico V, che regnò nel 1400, incluse nel menu di Natale prelibatezze ancora più sorprendenti, tra cui gamberi, anguille e focene.
“Durante tali feste bevevano tanto quanto mangiavano, forse anche di più”, dice Lawrence-Mathers, osservando che la birra e il sidro speziato erano per lo più bevuti dalla gente comune, e i proprietari terrieri e i nobili consumavano tonnellate (letteralmente) di vino. Una volta Enrico III ordinò 60 tonnellate di vino all’Abbazia di Reading per Natale (una tonnellata equivale a 1272 bottiglie).
Cosa è rimasto di quelle tradizioni oggi?
Ancora oggi il giorno di Natale per molti è davvero importante. Infatti questa festività viene festeggiata dalla vigilia. Le vacanze di Natale durano di meno di prima, tuttavia ci sono dei giorni di festività come quello del Capodanno che sono ancora particolarmente sentiti dagli italiani. Oggi durante le feste di Natale è usanza fare dei regali e molte volte gli sconti natale possono essere un’ottima soluzione per chi vuole fare tanti regali però allo stesso tempo non spendere molto denaro.
Questa festività inoltre è molto amata anche dei bambini che possono ricevere i regali tanto desiderati. Per coloro che non possono permettersi di acquistare prodotti di ultima generazione online si possono trovare tantissime idee per creare degli oggetti in casa senza dover ricorrere necessariamente ad acquisti. L’importante è passare questo giorno con le persone amate.