di Carlo Caruso
Sabato 5 dicembre si è tenuto il secondo appuntamento (dei numerosi in programma fino al 19 dicembre) – al Teatro “Valente” di Corigliano- della serie di eventi in occasione del centenario della morte del Grande compositore coriglianese Vincenzo Valente.
Molti miei amici mi hanno riferito di non esserne venuti a conoscenza, in tempo utile a prenotarsi online al seguente indirizzo (che può essere utile segnarsi per le prossime serate):
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ensemble-del-tritono-m-luigi-de-filippi-220592346647?aff=ebdsoporgprofile
Forse sarebbe il caso che venisse messo in rete un sito dove pubblicare gli eventi di una certa importanza, che si organizzano nel nostro territorio, specie se sponsorizzati da un ente pubblico. Altrimenti si rischia che partecipino sempre e soltanto i soliti ben informati, escludendo buona parte di quelli che sarebbero veramente interessati.
Consiglio a tutti di partecipare alle prossime manifestazioni, perché lo ritengo un evento veramente importante su due musicisti che hanno fatto e fanno ancora onore al nome di Corigliano e perché incoraggia a proseguire sulla strada delle attività culturali, indispensabili per un rilancio del nostro territorio.
Le musiche dei “Valente” (il padre Vincenzo – nato a Corigliano il 1855 – e il figlio Nicola – nato a Napoli nel 1881) sono famose ed eseguite – oltre a essere “canticchiate” – in tutto il mondo. Vorrei sottolineare il verbo “canticchiare”, da me usato proprio perché sintomo del vero successo di un brano, diventato alla portata di tutti.
Vincenzo compose molte operette, la più famosa delle quali – “I granatieri ” del 1888 – è stata definita, dalla Casa della Musica di Parma, la prima vera operetta italiana. Fu inoltre l’autore dei testi di macchiette e di numerose canzoni napoletane, tra le quali l’indimenticabile “Tiempe belle ‘e ‘na vota”, incisa dai più grandi cantanti napoletani, da Roberto Murolo a Giacomo Rondinella.
Nicola fu altrettanto prolifico e raggiunse una notorietà addirittura maggiore, con brani come ” A casciaforte”, “Torna! (’sta casa aspetta a te…)”,
“Signorinella pallida”, “Simmo ’e Napule, paisà “, “Passione”, che fanno parte del repertorio classico della musica napoletana.
“Musica Valente” è un progetto predisposto e presentato dall’Ufficio Europa – su indicazione della giunta Comunale – per il “Sostegno di Attività di Animazione nei Beni culturali.
Il bando aveva come finalità la restituzione alla cittadinanza di beni non utilizzati. Si è quindi lavorato per la valorizzazione e la fruizione, in assoluta sicurezza, del teatro Valente per troppo tempo chiuso al pubblico.
Carlo Caruso