1 dicembre, nonostante la pandemia, c’è voglia di fare festa, voglia di sorridere, desiderio di “vita”.
Primo giorno di dicembre, giorno di “fritti” e dolci tipici della tradizione, delle nostre buone tradizioni gastronomiche. Tutto molto bello, ma se non mettiamo al centro Gesù non c’è Natale; c’è un’altra festa, ma non il Natale. E se al centro c’è Lui, allora anche tutto il contorno, cioè le luci, i suoni, le varie tradizioni locali, compresi i cibi caratteristici, tutto concorre a creare l’atmosfera della festa, ma con Gesù al centro. Se togliamo Lui, la luce si spegne e tutto diventa finto, apparente. Auguri alla mia Città di Corigliano Rossano, in modo particolare agli anziani, alle persone sole, a chi soffre e non ha motivo di festeggiare. Auguri a Raffaele e Luigi che, fra pochi giorni, saranno ordinati sacerdoti. Ogni piccola cosa bella lascia una scia di luce: seguendola, arriviamo a Colui che è la luce, e che solo può scaldare il cuore di tutti noi. Buon 1 dicembre e buon cammino…
francesco caputo