Continua la lotta contro le fake news e la tecnologia blockchain può aiutare a vincere la guerra. Ecco come.
La tecnologia blockchain può combattere le fake news? Probabilmente sì.
Ecco due termini che definiscono il mondo contemporaneo: fake news e blockchain. Sembrano due universi separati, che non si incontrano mai. Uno definisce il mondo dei media, delle notizie online e della verità. Invece, il termine tecnologia blockchain definisce il mondo delle criptovalute e delle transazioni crypto, come comprare Dogecoin o Bitcoin.
Due cose completamente diverse, no? Stavolta l’apparenza inganna davvero. Infatti, la tecnologia di blockchain può aiutare a combattere il fenomeno pericoloso delle fake news. È un concetto nuovo ed innovativo, proprio come quello delle criptovalute e della blockchain Italia.
L’impatto delle fake news anche in Italia
Non c’è dubbio che i social media siano i canali che più sono soggetti alle fake news. Nonostante questo termine sia stato usato e stra-usato dall’ex Presidente americano Donald J. Trump, il concetto risale a prima della sua presidenza. È stato usato per definire gli account falsi (e spesso provenienti dalla Russia) e, dopo, per le notizie e numeri del Covid-19.
Le statistiche
Insomma, le fake news ci accompagnano da anni. Da prima che la blockchain fosse una realtà. Le statistiche riportano che oltre l’80% degli utenti online americani ha visto false notizie sulla pandemia, spesso dipingendola come una cospirazione. Il sito Statista ha riportato che, nel Regno Unito, il 60% degli utenti tra i 16 e 24 anni ha visto le stesse fake news sul Covid.
Nel 2020, oltre 1.8 miliardi di notizie false sono state condivise su Facebook, un incremento del 242%. Anche l’esagerazione dei canali di informazione non aiuta. È definito come il fenomeno dell’ “incidente stradale.” Quando passiamo davanti a un incidente, non importa quanto sia grave e spaventoso, è impossibile non guardare. Per questo, il 95% dei titoli online sono esagerati e non veritieri. In Francia, questi titolo hanno generato 11 milioni di interazione al mese.
In Italia, su 2102 articoli studiati da esperti, i link di fake news sono stati condivisi ben 2,352,585 volte, cioè il 23% di tutte le condivisioni online. Questo continua ancora adesso, con l’introduzione del Green Pass.
Nessun paese è immune. Ma, grazie alla tecnologia blockchain, questo può cambiare presto.
Blockchain e fake news
Questa innovazione è nata per le criptovalute e per il trading e le sue transazioni, come comprare Bitcoin, anche con carta di credito. Grazie alla sicurezza e trasparenza della blockchain e del portafoglio online, gli investitori crypto possono acquistare Bitcoin e altre monete digitali in sicurezza, protetti di hacker. Cosa c’entra la blockchain Bitcoin con i media?
Il potenziale della blockchain sta nel suo concetto base: le informazioni non possono essere alterate dopo che sono state create. Il sistema è decentralizzato, per cui non esiste un proprietario dei dati. In più, la trasparenza è parte di questa innovazione, dato che la catena di custodia è sempre verificabile. Insomma, si può sempre risalire all’utente che ha generato l’informazione. Il contrario delle fake news, che sono difficili da rintracciare. La tecnologia blockchain non è solo il luogo dove comprare Bitcoin.
Il futuro delle news?
Questa nuova tecnologia permette di verificare la provenienza dei dati, risalendo al punto di origine. Così, non ci sono più account falsi, comandati da bot. Ora, ci sono nomi dietro alle informazioni. I cittadini non hanno fiducia nei media tradizionali come i giornali e per questo si rivolgono sempre più a Facebook e simili. Il problema è che i titoli nei social media sono spesso sensazionali.
Prima viene il profitto, poi la verità. In questo caso, la trasparenza della blockchain aiuta a stabilire un record e una reputazione online, fondamentale nel 2021.
Nel mondo dell’informazione, il profitto è diventato l’obiettivo più importante. E va raggiunto ad ogni costo, non importa la realtà o il contenuto. In questo caso, gli smart contract digitali permettono di ridurre le barriere tra gli utenti e i canali media, mettendo l’integrità e la precisione al centro.
Trasparenza, tracciabilità e accuratezza: questa tecnologia per le criptovalute può diventare uno strumento potente contro le fake news. Ovviamente, non è una pozione magica, ma è un buon inizio. Lo sa anche il sito d’informazione Associated Press, che collabora con la blockchain Chainlink contro le fake news e per automatizzare le azioni di verifica.
“Tutto può essere pubblicato sulla blockchain”, ha detto Dwayne Desaulniers, direttore di AP di blockchain e licenze, “ma penso che faccia una differenza sostanziale quando gli sviluppatori vedono i dati provenire da una fonte come AP che è stata nel business per 175 anni”.
Questo è il futuro dei media tradizionali, che sono sempre più digitali. Con un po’ di strategia e di fortuna, le fake news saranno solo un brutto ricordo.