Era il 30 marzo del corrente anno allorquando mi recai, unitamente a colleghi e telecamere dell’emittente Tele A1, presso l’Ospedale “Guido Compagna” di Corigliano in occasione dell’inaugurazione della nuova, utile e suggestiva sala parto denominata “Il suono del mare”.
Intervistai, a tal proposito, il brillante e affiatato staff medico e infermieristico che tanto si era impegnato per pervenire a questo splendido risultato, al fine di rendere sempre più confortevole l’esperienza delle mamme all’interno del nosocomio ausonico, tra cui il dottore Gaetano Gigli, primario della Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia dello Spoke di Corigliano Rossano. Un noto e valido professionista, dal 1988 in servizio nel reparto di Ginecologia dell’Ospedale “Guido Compagna”, punto di riferimento per colleghi, pazienti, intere famiglie.
Ebbene, negli ultimi giorni ho ricevuto una lettera da parte di una concittadina, ricca di gratitudine e spunti di riflessione, che merita di essere divulgata per il significativo messaggio ivi risposto.
“Vorrei condividere pubblicamente tramite il suo aiuto – scrive la signora, paziente del dottore Gigli da circa vent’anni – una personale esperienza sanitaria che smentisce la denominazione della cosiddetta “malasanità coriglianese”. Vorrei ringraziare a voce alta il primario del reparto di Ginecologia di Corigliano, Gaetano Gigli, per la professionalità, la disponibilità, la competenza, grazie al quale ho evitato un intervento. Mi preme puntualizzare il fatto che non bisogna sempre emigrare verso altre regioni, che nonostante deficit di strutture sanitarie pubbliche con varie problematiche possiamo vantarci di avere figure valide come il dottore Gigli e altri medici del territorio. Nello specifico, dopo vari controlli in pronto soccorso, è bastata una semplice ecografia da ricoverata eseguita dal dottore Gigli per evitare un interventino urgente con una programmazione di isteroscopia operativa. Il tutto senza titubanza alcuna. Per il paziente è importante avere diagnosi certe. Ovviamente l’essere umano può sbagliare, ma la professionalità e l’esperienza avallano l’operato. Ecco il perché della mia volontà di esporre pubblicamente, a nome di ogni paziente, un ringraziamento e l’augurio che i nostri grandi dottori possano insegnare il loro sapere ai giovanissimi professionisti della medicina”.
Pagine di buona sanità, dunque, che pur c’è grazie alla presenza di eccellenze nel campo operanti sul territorio, nonostante carenze e difficoltà del sistema, e che fungono da conforto per la comunità nonché auspicio e preludio ad un più roseo avvenire.
Fabio Pistoia