Dalla protesta civica e civile alla proposta politica ritenuta contenutisticamente valida, tanto da approdare brillantemente nelle aule del Consiglio regionale. È l’epopea dell’ex sindaco di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface, eletta per la prima volta a Palazzo Campanella nelle fila di Forza Italia.
Una svolta con l’ingresso nella più importante sede istituzionale regionale, laddove mai come in questo momento s’avverte la necessità di adeguata rappresentanza di un territorio, o meglio dei numerosi territori dei quali è costituita la vasta provincia di Cosenza, tra le più grandi d’Italia per estensione nonché per densità demografica.
I numeri parlano chiaro: con oltre 6500 preferenze registrate in tutta la circoscrizione Nord, la Straface più che raddoppia i voti riportati nel 2020, allorquando ne incassò poco più di 3000; significativo anche il dato di Corigliano-Rossano, dove l’ex sindaco della città ausonica ha superato le 3700 preferenze, ossia oltre 1000 in più rispetto alla precedente consultazione elettorale regionale.
Numeri che confermano un trend in ascesa, un percorso che riannoda i fili dell’esperienza politica personale della Straface parimenti con quelli della memoria della comunità cittadina. Determinante l’azione e il coraggio che l’hanno sempre contraddistinta, facendosi promotrice di iniziative, manifestazioni e sit-in di protesta per rivendicare diritti, servizi e dignità ad una comunità che ancora oggi lotta per l’affermazione di basilari priorità e per le quali si pagano esose tasse. Nevralgico il ruolo e la funzione svolta dal Movimento del Territorio, sodalizio civico fondato dalla stessa Pasqualina Straface e costituito da numerosi cittadini di Corigliano-Rossano, molti dei quali ragazze e ragazzi animati da spirito di squadra, passione civile e interpreti delle istanze di cambiamento. Quelle medesime istanze di rinnovamento mai sopite che difatti hanno trovato voce e corpo proprio nella figura e nell’attività dell’ex primo cittadino coriglianese.
Non solo protesta, tuttavia. Alla denuncia sociale si è sempre accompagnata una volontà di risposte ai bisogni della gente e fattiva collaborazione alle preposte istituzioni, spesso inascoltate. E così, mentre il sindaco Flavio Stasi annunciava la composizione della sua nuova giunta per il rilancio dell’azione amministrativa, la sua principale oppositrice veniva acclamata nelle urne, portavoce del diffuso malcontento popolare che ha travolto finanche taluni ormai ex consiglieri di maggioranza.
Ma la Straface, si badi bene, non ha registrato consensi solo a Corigliano-Rossano o nella Sibaritide tutta: anche in questo caso i dati parlano chiaro, da San Giovanni in Fiore al Basso e Alto Jonio, dall’Esaro al Pollino, dal Tirreno a Cosenza e area urbana, da Acri alle comunità albanesi, e via discorrendo. È stata questa, dunque, la scommessa vincente di Pasqualina Straface; un’epopea, la sua, che va oltre il territorio dove è nata e cresciuta, e che dimostra la forza di un linguaggio e la capacità di fare sintesi in tutti i lembi della provincia cosentina, già esplicata anche durante gli anni del mandato ricoperto da consigliere provinciale. Significativa anche la lista prescelta per partecipare alle elezioni, Forza Italia, in virtù del legame e della stima che reciprocamente unisce il neo consigliere regionale con il nuovo presidente Roberto Occhiuto e la dirigenza del movimento azzurro.
Tangibile la soddisfazione nei volti di quanti hanno riposto fiducia in Pasqualina Straface per vedere realizzato il riscatto del proprio territorio, dalla sanità negata alle infrastrutture che tardano ad arrivare. Un voto “di popolo” che profuma di libertà.
Fabio Pistoia