Alla Vigilia della festa dell’Assunta, il ricordo di Maria Le Voci, castrovillarese di nascita, ma coriglianese per la vita. Se vogliamo scrivere la storia dello Scalo di Corigliano, un pezzo di questa storia è sicuramente segnato dalla Signora Le Voci, come tutti affettuosamente la chiamavano e la ricordano.
Un nome che ai più giovani dice poco o niente ma dalla generazione adulta, tanto. La prima catechista dello Scalo, punto di riferimento per i parroci di quella Zona, modello esemplare di moglie, di madre e di donna di Chiesa. Non basteranno mai le parole per descrivere quanto è grande il dono di una catechista per un bambino, un ragazzo, un giovane, per le famiglie e gli adulti. Cogliendo la sua eredità chiediamoci: cosa sradichiamo nel nostro servizio nella Chiesa? Cosa abbattiamo e cosa piantiamo in questa società in cui viviamo? Cosa edifichiamo nella Comunità cristiana alla quale apparteniamo? Grazie per l’esempio che hai lasciato, per la tua testimonianza umile e sapiente, grazie per essermi stata Nonna, un dono, grande, di cui mai smetterò di ringraziare il Cielo. Un pezzo di Paradiso, diceva San Giovanni Bosco, aggiusta sempre tutto!
francesco caputo