La Calabria si conferma regione vincente quando indossa i colori della nazionale italiana di calcio. Dopo i mondiali vinti dall’Italia nel 2006 in cui militavano i calabresi Gennaro Gattuso, Vincenzo Iaquinta e Simone Perrotta, ecco infatti che la nostra nazionale trionfa dopo 15 anni, stavolta nella competizione continentale. Nella rosa di Mancini erano presenti Domenico Berardi di Cariati, ed Emerson Palmieri, brasiliano naturalizzato italiano grazie al nonno materno della città di Rossano-Corigliano, precisamente della frazione Rossano. Entrambi i mancini continuano quindi la tradizione dei calciatori calabresi vincenti con la maglia azzurra dell’Italia.
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Domenico Berardi: selezionato “per caso” dal Sassuolo, rigorista in finale con l’Italia
Quella di Domenico Mimmo Berardi da Cariati è una di quella storie che fanno sognare, che fanno pensare che prima o poi nella vita una speranza c’è per tutti. Il “ragazzo di Calabria” come Repice, radiocronista della RAI che ha chiamato il proprio conterraneo anche in occasione del calcio di rigore messo a segno contro l’Inghilterra, ha avuto una carriera non proprio in discesa. A raccontarla tutta, la traiettoria del ragazzo di Cariati verso il calcio aveva preso tutt’altra direzione e soltanto una partita a calcetto per divertirsi con il fratello, studente fuori sede a Modena nel 2010, aveva fatto annotare il nome e il cognome di Berardi sul taccuino di Luciano Carlino, allenatore in seconda degli allievi del Sassuolo. Il resto è storia moderna, una storia che Berardi sta scrivendo a suon di giocate e reti sia in Serie A che in nazionale. L’Europeo appena concluso ha regalato al calcio italiano una promessa finalmente consacrata nel calcio dei “grandi”: con un autogoal causato contro la Turchia e l’assist a Locatelli contro la Svizzera, ma soprattutto dopo aver calciato uno dei rigori decisivi nella finale di Wembley, il mancino di Cariati fa definitivamente parte della storia azzurra. Lo scorso anno con il Sassuolo Berardi ha inoltre sfiorato la qualificazione alla Conference League, una qualificazione data come probabile anche dalle piattaforme specializzate che offrono scommesse e giochi da casinò vista la maturazione del talento dell’esterno della nazionale.
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Emerson Palmieri: ruolo di grande responsabilità come sostituto di Spinazzola
Anche la carriera di Emerson Palmieri non ha avuto una direzione retta, bensì caratterizzata da diversi alti e bassi. Dopotutto anche i suoi ultimi anni al Chelsea con Jorginho, seppur ricchi di titoli fra cui Europa League e Champions League, hanno visto il terzino mancino italo-brasiliano scendere in campo con i blues poche volte, e anche in nazionale la sua titolarità era stata messa in discussione da Spinazzola, che aveva piano piano conquistato le preferenze del CT Mancini. L’infortunio subito dal romanista nel quarto di finale contro il Belgio aveva dato nuovamente la maglia da titolare a Emerson Palmieri, che si era così ritrovato a sostituire uno dei migliori giocatori del torneo. La professionalità e la qualità del mancino naturalizzato italiano grazie al nonno materno di Rossano hanno permesso alla squadra azzurra di non perdere una “spinta” importante sulla fascia sinistra, inoltre proprio il calciatore del Chelsea era andato vicino alla rete nella semifinale contro la Spagna colpendo una traversa dopo una bella combinazione con Insigne.
Non si interrompe dunque la tradizione che vede i calabresi presenti quando la nazionale italiana vince un titolo internazionale. Era accaduto come detto nel 2006 quando Iaquinta, ma in particolare Gennaro Ivan Gattuso e Perrotta avevano trascinato gli azzurri al trionfo a Berlino nella finale contro la Francia. La Nations League di ottobre è un’altra possibilità per i due calabresi di raggiungere un successo con la nazionale italiana, che ha messo in bacheca il sesto trionfo totale: quattro Mondiali e due Europei.
La Calabria aggiunge invece un altro trofeo nella speciale bacheca “azzurra” di questa regione, che nonostante mille difficoltà di ogni genere riesce a sfornare talenti, e allo stesso tempo anche a livello di club vanta diverse presenze in massima serie negli ultimi anni grazie al Crotone calcio, che ha partecipato a due campionati di Serie A dal 2015.