In Consiglio regionale arriva la proposta di Legge Graziano per la modifica della Geografia giudiziaria.
CORIGLIANO-ROSSANO – Martedì, 10 Agosto 2021 – Una nuova, importante e decisa azione istituzionale per restituire ai calabresi della Sibaritide e del Pollino un sistema giudiziario efficiente che superi i tantissimi disagi causati dalla Riforma Severino e, quindi, dalla soppressione dell’allora Tribunale di Rossano. Sarà discussa e messa ai voti oggi (Martedì 10) nel corso della seduta del Consiglio regionale della Calabria la proposta di Legge alle Camere “Modifiche al Decreto legislativo 7 settembre 2012, N.155 (Nuova organizzazione dei Tribunali Ordinari e degli Uffici del Pubblico Ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della Legge 14 settembre 2011, n.148) e successive modifiche”.
La proposta di Legge (N.116/11^) nasce su iniziativa del Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che in questi mesi ha lavorato su una nuova iniziativa istituzionale, insieme alle associazioni forensi, ai comitati, alle forze sociali che da ormai un decennio sono impegnati costantemente per chiedere la riattivazione del presidio di Giustizia di Rossano (oggi Corigliano-Rossano), oggi pronta ad impegnare il Parlamento su una modifica sostanziale della Riforma della geografia giudiziaria.
«Si tratta di un’iniziativa che parte dal basso – dice Giuseppe Graziano – che nell’ultimo anno mi ha visto impegnato costantemente di fianco ai cittadini del territorio della Sibaritide-Pollino per tentare una nuova soluzione a quelli che sono stati i disagi e i disservizi generati dall’allora Riforma Severino che nel 2012, probabilmente con troppa superficialità e senza andare a fondo nelle dinamiche dei territori, decise di sopprimere il presidio giudiziario di Rossano, accorpandolo a quello di Castrovillari. Oggi, insieme al Consiglio regionale, chiederemo che venga posto un correttivo importante a quel vulnus legislativo creato dal Dlgs 155/2012. È la prima volta che viene avviata un’azione legislativa regionale in tal senso volta ad intervenire su un decreto dello Stato».
«Sappiamo ed è noto a tutti – aggiunge il Capogruppo dell’Unione di Centro in Consiglio regionale – gli effetti nefasti prodotti dall’attuazione della nuova Geografia Giudiziaria soprattutto in Calabria dove è stato soppresso un Tribunale all’interno di un contesto territoriale complesso e difficile come la Sibaritide che, proprio a causa della mancanza di un presidio dello Stato forte e autorevole, negli ultimi dieci anni ha visto un costante recrudescenza delle attività della criminalità organizzata che ha sostanzialmente tolto spazi alla crescita sociale e imprenditoriale di questo territorio. Non è un mistero che la chiusura del Tribunale di Rossano ha determinato negli anni una involuzione di uno dei territori più ricchi e strategici della Calabria. Non solo l’accorpamento di due territorio giudiziario delicati come quello della Sibaritide e del Pollino ha affaticato l’attività giudiziaria e di controllo del territorio in un’area in cui vivono più di 300mila persone».
«Oggi – precisa Graziano – con un’azione forte, decisa e concreta del Consiglio regionale il Parlamento dovrà rimediare a questa macchia legislativa. E di farlo anche alla luce delle nuove dinamiche territoriali che nel frattempo si sono venute a determinare come la nascita del nuovo comune di Corigliano-Rossano. Una città di 80mila abitanti, la terza in Calabria, che non può rimanere senza un presidio di Giustizia. Sono fiducioso – conclude – perché fino ad ora tutte le azioni partite dal basso e generatesi per rivendicare i diritti acquisiti dalla popolazione di Corigliano-Rossano per effetto di un processo di fusione lungimirante hanno partorito sempre ottimi risultati: dal mantenimento e poi al potenziamento di importanti servizi, per finire a nuove strategie per il trasporto pubblico, passando per la definizione dei collegi camerali. Ora siamo difronte alla sfida più importante: riportare un Tribunale in questa città e a servizio del territorio. È questa una legge che serve alla Calabria per far tornare forte la presenza dello Stato sul territorio. Ecco perché oggi in Consiglio regionale chiederò a tutti i colleghi consiglieri di Maggioranza e Opposizione di firmarla e sostenerla all’unanimità».