Da una notizia diramata dalla stampa apprendiamo che sia stata presentata la bozza dello statuto comunale con il coinvolgimento dell’Associazione “Costantino Mortati”.
Quindi poiché noi, C.R.A. Movimento contro la fusione, che pure abbiamo dato un modesto contributo di analisi alla interpretazione di questo strumento inutile e tardivo, siamo volutamente stati tenuti lontani da questa presentazione che quindi risulta essere stata gestita come una “questione personale”, per addetti ai lavori, una cosa “tra di loro”.
La cosa non ci stupisce affatto, così come non ci stupisce la presa di distanza, sempre appresa dallo stesso giornale, del cosiddetto comitato della 100 (sic) associazioni che lamenta il fallimento del lavoro commissione, denunciando tra le righe in realtà un altro profondo e sistematico fallimento:
quello del concetto e della conseguente messa in opera dell’operazione “ fusione dei due comuni!”.
Si dà la colpa al termometro della febbre!
Più si va avanti e più si tocca con mano il disastro che si è provocato in quanto le strampalate teorie si scontrano con la cruda realtà e la vanagloria della vuota idea di grandezza di un progetto senza fondamenta per la costruzione di una grande città immaginaria che scaturisse dalla somma di due grandi criticità!
Oggi il re è nudo e tutti noi cittadini ci troviamo a fare i conti con la somma di piccoli e grandi disastri che non si trasformano con il tocco magico della “maga fusione” in virtuosismi ma ci vediamo giorno per giorno perdere terreno rispetto a tutte le altre realtà urbane che ci crescono intorno e la qualità di vita diventare sempre più problematica e penalizzante resa ancora più drammatica dal drastico allontanamento fra pubblica amministrazione e cittadini.
A nulla può valere l’arrampicarsi sugli specchi del Sindaco Stasi e della sua aleatoria giunta con comunicati e racconti di storie sul futuro e con raffazzonate giustificazioni di responsabilità che partono dall’’unità d’Italia che costano poco da mettere in campo ma che valgono ancora meno di fronte alla pazienza, giunta ormai agli sgoccioli, dei malcapitati cittadini fusionisti pentiti o meno!
Non si può sfuggire alle forche caudine della realtà! La fusione è stata e resta un grande errore di sistema che non può essere corretto se non ricostruendo le due nostre realtà municipali e rinchiudendo questa parentesi come una disgraziata fase storica da dimenticare che lascerà a tutti noi il compito di recuperare 10 anni di arretramento socio culturale! Ma siamo calabresi e come tali siamo abituati a muoverci tra emergenze e criticità!