Risiedeva in via Edmondo De Amicis, nel cuore di Corigliano Scalo, e nella sua intensa esistenza terrena ha incarnato al meglio i valori universali divulgati dall’indimenticabile autore del libro “Cuore”:
il dono dell’amicizia, l’amore per gli affetti più cari, l’importanza della formazione, l’innata virtù della rettitudine morale, la cultura del lavoro, i sentimenti della gratitudine personale e dell’appartenenza ad un ideale. È stato un grande Uomo – di Patria, di Legge, d’Amore – nonché cantore del linguaggio della generosità e dell’impegno sociale. Francesco Tassitani, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza, è stato tutto questo e tant’altro ancora.
Giovane d’età, è tornato nei giorni scorsi alla Casa del Padre, dopo una estenuante lotta con la malattia, per la quale in tanti di noi, compreso chi scrive, sommessamente chiedevano aggiornamenti ai familiari, con la speranza di ricevere liete notizie. Oggi, invece, ci troviamo qui a celebrarne le gesta, perché “Zio Franco” – come molti amavano chiamarlo, ivi compresi i bambini ai quali lo legava, da sempre, uno speciale e reciproco rapporto di simpatia, gioco e sorrisi – ha cessato di vivere la sua esperienza terrena. Il male ha avuto la meglio sul corpo. Tuttavia, la mente, lo spirito, ciò che vibra di un uomo che tanto bene ha seminato, continua a sprigionarsi nell’aria, pura e libera propria come lui.
L’affiatata famiglia Tassitani è stata, difatti, avvolta nel momento del dolore dal corale abbraccio di un’intera comunità, a riprova della straordinaria empatia che caratterizzava il congiunto e la stima riposta nella sua figura da numerosissimi concittadini. Donne, uomini, anziani, giovani, bambini: tutti presenti alle esequie, e chi non ha potuto esserlo fisicamente lo è stato con la mente e col cuore. Presente anche la Compagnia dei Carabinieri di Corigliano Calabro, grazie alla sensibilità del Capitano Cesare Calascibetta e di tutti i suoi uomini, che hanno voluto essere sinceramente partecipi, con una rappresentanza, a quello che è stato il diffuso cordoglio della città.
Un sentimento comune di vicinanza nei confronti della moglie, l’insegnante Patrizia De Vincenti, e dei figli Pasquale, Piero e Rita, i quali, a giusta ragione, si dicono “orgogliosi e onorati” di aver avuto questo grande uomo tra di loro, circondati dal suo quotidiano affetto, ricambiato in egual misura e nella loro encomiabile opera d’assistenza in ogni dove e tra mille avversità.
Davvero molteplici le affinità tra Tassitani e De Amicis, il quale scriveva: “L’uomo che pratica una sola classe sociale è come lo studioso che non legge altro che un libro”. E difatti, il Nostro è stato capace di farsi volere un po’ da tutti, con la sua proverbiale simpatia, la sua capacità di dialogare, ascoltare e confrontarsi con persone tra loro diverse per età, professione e provenienza, amando e facendosi amare da adulti e piccini. Non è un caso che finanche i piccoli alunni della sua compagna di vita lo vedevano come un vero e proprio “zio”: affettuoso, attento, solare, allegro.
Un inno alla libertà, il suo, mai però disgiunto da quello della responsabilità. 25 anni svolti all’indefesso servizio dell’Arma dei Carabinieri, gloriosa istituzione del Paese, la cui appartenenza rivendicava con orgoglio. Dapprima in Sicilia, poi in Calabria e l’attività ricoperta anche presso prestigiose sedi, finanche alla Banca d’Italia. Sempre con passione, competenza, umiltà ma forte temperamento, autentico ‘pater familias’ per tanti colleghi alla stregua della luminosa guida che ha sempre costituito per i suoi personali affetti.
Mai una parola di troppo, e allo stesso tempo mai avaro di conforto e compagnia per tutti. Ha insegnato a vivere, gioire e soffrire, nel rispetto delle altrui diversità, e dunque il suo luminoso faro di saggezza non verrà meno, ma rimarrà bussola per la sua stimata famiglia come per molti che hanno avuto ricevuto in dono la sua amicizia. Ecco perché, con siffatto patrimonio morale, la malattia s’è presa il corpo dell’uomo, ma non l’essenza e l’unicità dell’individuo.
Alla famiglia, e in particolare al figlio Piero, amico e giovane perbene, la riconoscenza e il tributo per aver condiviso con l’intera comunità una personalità di così pregevoli valori, uomo di sani principi e dalla simpatia travolgente. Ogni qualvolta alzeremo lo sguardo all’azzurro del Cielo, sorretti da un’imperturbabile Fede, udiremo forte e chiaro l’eco delle sue significative parole: “Orgoglioso di aver servito con onestà la Bandiera”. Tutti in piedi, pertanto, al cospetto della memoria del Brigadiere Francesco Tassitani, figlio del Popolo ed eroe della semplicità.
Fabio Pistoia