Sedotto, derubato di 30mila euro e minacciato di morte. È la storia di un imprenditore – originario del nord Italia ma da tempo residente in Calabria ed operante anche nel territorio della Sibaritide
– che ha avuto una relazione con un’avvenente donna, residente a Riccione ma albanese di origine, molto più giovane d’età: lui, infatti, ha poco più di 50 anni, mentre lei appena 30.
La vicenda ha avuto inizio quattro anni fa. L’imprenditore conosce la ragazza, allora di 26 anni, su una bacheca d’incontri on-line. Tra i due nasce un rapporto prima virtuale, poi telefonico. Si scambiano racconti e confidenze: l’uomo vive in Calabria, ma è spesso in giro per lavoro per l’Italia. Ed è proprio la giovane, attualmente sotto indagine a seguito di denuncia da parte dell’uomo, che inizia a sedurre quest’ultimo invitandolo a raggiungerla a Rimini, per poi incontrarsi in un hotel.
L’uomo coglie subito l’occasione al volo e si precipita in Emilia Romagna, aprendo così le danze, ossia una serie di focosi e frequenti incontri con l’affascinante donna. I problemi sorgono, poi, quando la stessa inizia a chiedere del denaro all’imprenditore, a titolo di prestito, adducendo quale motivazione taluni problemi di salute della madre e relative cure; l’innamorato accetta ed arriva a sborsarne, in totale, fino a 30mila euro. La donna, ad un certo punto, fa perdere le proprie tracce, anche attraverso i social, e alle insistenti richieste dell’uomo di riavere i propri soldi gli fa sapere che lei ha già pagato il suo debito avendo avuto con lui diversi rapporti sessuali. Dal numero della ragazza, inoltre, arriva all’ex amante una chiamata di un sedicente fratello della giovane che lo minaccia: “Non cercare più mia sorella o finirai male, ho amici dalle tue parti”.
E così l’imprenditore decide di sporgere denuncia contro la sua ex amante, per la quale le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Rimini, si sono concluse da pochi giorni. Notti di sesso, quindi, a caro prezzo.
Fabio Pistoia