Un vero signore della penna, professionista della comunicazione capace di coniugare contenuti “leggeri” con serie riflessioni sul senso della vita, cronache di eventi della quotidianità mai disgiunte da approfondimenti informativi che profumano di storia, di cultura, di saggezza.
Giovane d’età, eppur con un curriculum di esperienze formative e percorsi occupazionali a dir poco lusinghieri. Il suo nome è Marcello Romanelli, giornalista della provincia cosentina che ha dato alle stampe una pubblicazione interessante e preziosa fonte di confronto e meditazione, in tempi di Covid-19 e incentrata non a caso sulla forzata convivenza con l’emergenza epidemiologica che purtroppo tutti stiamo vivendo ormai da oltre un anno a questa parte. Un racconto, il suo, avvincente ed emozionale, approdato anche a Corigliano-Rossano e sull’intera costa jonica, dove il Nostro annovera parenti, amici, estimatori.
“E vissero tutti felici e distanti” è l’accattivante titolo del libro di Marcello Romanelli con le fotografie di Rino Barillari, edito dalla casa editrice Rossini Editore. Un vero e proprio diario della quarantena, uno spaccato sull’Italia alle prese con la pandemia da Covid-19. Un testo in cui l’autore ha messo nero su bianco il resoconto di emozioni e stati d’animo, sotto forma di lettere dell’alfabeto che rappresentano «un vero e proprio recinto dell’anima», sperando che se ne esca non appena questa crisi sanitaria globale sarà terminata. Un libro a metà strada tra la cronaca di quei giorni e la sociologia.
Nella recensione scritta dal giornalista e già direttore del Quotidiano della Calabria, Ennio Simeone, emerge chiaramente che “Marcello in questo libro ha fatto semplicemente il suo mestiere di cronista, sottraendosi alla tentazione in cui sono inciampati molti degli scrittori da Covid: quella di cimentarsi in una introspezione apocalittica. Ha scelto invece la strada del racconto minuzioso, dettagliato, di grandi e piccoli episodi di drammi e tragedie, di prove di coraggio e di abnegazione, nell’arco di un evento che abbiamo vissuto (e continuiamo a vivere fino a quando i vaccini non avranno prodotto il loro effetto su scala mondiale) e che andremo a rileggere per non cancellare il ricordo di questo anno bisestile e che consiglieremo alle future generazioni di leggere perché sappiano. E ne facciano tesoro”.
Ad impreziosire il primo libro di Romanelli ci sono le fotografie di Rino Barillari. Il paparazzo della Dolce Vita, da buon cronista, è riuscito a immortalare una Roma vuota, ma nello stesso tempo sempre più affascinante e bella. Causa Covid, naturalmente, il libro non è stato presentato in pubblico nel giorno della sua uscita (venerdì 12 febbraio 2021) e Romanelli ha pensato bene di portare personalmente casa per casa le prime 200 copie ai propri lettori. Una formula nuova e originale per pubblicizzare meglio un libro atteso dai lettori e da tutta quella gente che ha sempre seguito il giornalista nelle sue cronache mondane (sul Messaggero e su Dagospia dal 2007 al 2009) e racconti di una vita che oggi manca da morire.
Il libro è disponibile alla Mondadori di Cosenza ed è ordinabile negli store e sui siti di e-commerce (https://www.mondadoristore.it/vissero…/eai978883146997; https://www.amazon.it/vissero-tutti-felici…/dp/8831469975; https://www.lafeltrinelli.it/…/e-vissero…/9788831469975).
Fabio Pistoia