Ennesima figuraccia del primo cittadino. Che se avesse un briciolo di dignità politica dovrebbe dimettersi immediatamente. Invece darà la colpa al dirigente e al Covid
Era Il 26 gennaio dello scorso anno quando avvertivamo che, così gestita, la “faccenda” si sarebbe rivelata una spada di Damocle per le tasche dei nostri concittadini, ottenendo dal sindaco Stasi, capo di un’amministrazione che ha ormai inesorabilmente intrapreso il suo declino, la solita dose di arroganza politica, puntualmente smontata alla prova dei fatti. Il politicamente sprovveduto primo cittadino aveva detto di “essere più che sicuro delle procedure adottate dagli Uffici nella sospensione del servizio alla ditta”.
Oggi il Consiglio di stato, purtroppo ci ha dato ragione. E i cittadini pagheranno. Per ora le spese processuali. Più in avanti,, con ogni probabilità, calcolando gli interessi moratorii da pagare alla ditta saranno centinaia di migliaia di euro.
Ma la “spettacolarità” della capacità amministrativa del brillante ingegnere Stasi e della giunta, sta nel perseverare nell’arroganza politica.
Il 4 febbraio ci sarebbe stata l’udienza oggi arrivata a sentenza…e loro cosa fanno? Affidano diciotto giorni prima a due ditte, le mansioni già previste nel capitolato Spezzano! Un vero capolavoro. Solo pochi giorni prima di una sentenza che avrebbe ( come purtroppo è successo stamattina) dare ragione all’azienda quo ante . Ora, queste ditte, chi dovrà pagarle??
In realtà, il sistema giudiziario italiano sembra non comprendere le lezioni stasiane sui poteri dei vari organismi. Già al TAR Calabria i il sindaco di questa sfortunata città, aveva spiegato, sulla questione apertura scuole, quali erano i compiti e i limiti del tribunale amministrativo. MA LORO LO HANNO BASTONATO SONORAMENTE LOSTESSO.
Ancora oggi, questi del Consiglio di Stato si sono permessi di arrecare fastidio alla grandiosa azione amministrativa di Corigliano-Rossano.
Una sentenza che a leggerla, dovrebbe far arrossire.
E consigliare a questo sindaco di andarsene.