Non credo di sapere esattamente come scrivere un articolo, cosa dire, quali parole usare… però di questi tempi, mi sento in dovere di dare un contributo positivo alla lunga serie di cattive notizie che popolano internet, le televisioni locali, le chat, e arrivano dritte sui nostri telefoni. Detto ciò, parto da qui, una semplice citazione del famosissimo Bob Dylan.
“Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.”
La leggo e la rileggo, e sempre più la sento vera, quanto attuale. È un periodo strano, una situazione delicata, difficile, quasi incomprensibile. Eppure i giovani restano la luce in fondo al tunnel buio, quella che ti fa sperare sempre in meglio.
Perché noi ragazzi, siamo capaci, siamo curiosi, pieni di vita e di sogni. Abbiamo tanto da dire e molto da fare, quindi, proprio per questo, grazie alle opportunità che la scuola ci offre, abbiamo avuto la possibilità di interfacciarci con ragazzi di altri paesi, con lingue e culture diverse, aprendo i nostri orizzonti a nuove idee.
Beh, che dire, neanche una pandemia è riuscita a sedare la sete di cultura di noi studenti dell’IIS L. Palma. Infatti grazie a uno dei tanti progetti eTwinning, cui la nostra scuola partecipa, abbiamo preso parte ad alcuni meeting, che ci hanno permesso di conoscere nuovi studenti di nazionalità diverse e, vista la costante collaborazione nelle varie attività da svolgere, anche di affinare le nostre capacità linguistiche. Inoltre, prendendo parte al progetto “Reading in Pandemic Time”, abbiamo avuto modo di sperimentare una nuova metodologia didattica, quella del “debate”, letteralmente “dibattito”, che ci ha visti protagonisti di un vero e proprio confronto “live” di opinioni e pensieri. Nazioni coinvolte: Italia e Turchia con le rispettive scuole, IIS “L. Palma”, Ercan Akin Fen Lisesi e Bornova Hatice Güzelcan Anadolu Lisesi. Moderatrici le docenti: Adele Cilento, Nida Türkelay e Ayse Çiplak. Tale confronto, durato due ore, è stato preceduto dalla lettura di un libro. Così facendo abbiamo sviluppato il pensiero critico, la nostra capacità di argomentare una tesi, in lingua e non, di pensare in autonomia e di documentare. Siamo davvero entusiasti di aver partecipato e arricchito ancora di più il nostro bagaglio culturale.
Ringraziamo dunque la dirigente scolastica dott.ssa Cinzia D’Amico per l’attenzione che volge alla nostra esigenza di affrontare lo studio attraverso metodi innovativi che lascino spazio alla creatività. Un altro grazie alla docente che ci segue con pazienza, costanza e professionalità nel nostro percorso di studio della lingua inglese e di crescita umana, prof.ssa Adele Cilento.
E un ultimo grande grazie lo dobbiamo a noi ragazzi, che non ci siamo fatti prendere dalla noia del tempo, che non ci siamo lasciati fermare dalle pile illimitate di compiti da svolgere, che abbiamo scelto con determinazione il nostro percorso aprendoci a nuove esperienze e cogliendo tutte le opportunità che man mano si presentavano.
È tempo di preparare la valigia per affrontare il lungo viaggio chiamato “Vita”. La strada non è semplice, forse un po’ tortuosa, ma abbiamo in mano gli strumenti adatti per poter dar forma al nostro futuro.
Valeria Longobucco – V A AFM