Dopo aver trascorso circa un mese chiuso in casa e senza la possibilità di poter uscire per le più banali esigenze che credo tutte le famiglie con bambini piccoli hanno nel quotidiano mi sono reso conto di come questo virus abbia oscurato il giudizio è la moralità di chi ci governa. Se non fosse stato per gli amici che si sono resi disponibili a acquistarmi le necessità quotidiana non saprei come avrei fatto a far mangiare la mia famiglia.
Ma la cosa che mi fa più rabbia è il menefreghismo e l’indifferenza delle persone che mi hanno contattato telefonicamente si identificavano come operatori Asp territoriale o Protezione Civile ma a mio parere di civiltà penso che non ne hanno neanche da vendere. In tutte le telefonate che mi sono state effettuate mi aspettavo di trovare una parola di conforto una semplice domanda (ti serve qualcosa, hai dei figli piccoli che hanno determinate esigenze, sai come fare la spessa, ti servono medicinali). Nulla di tutto questo mi è stato chiesto. Vi dirò forse se mi avrebbero chiesto solo una di queste semplici domande ora non sarei qui a scrivere. Ma come me credo che ci siano tantissime persone che stanno affrontando questa situazione in modo differente non si può dare per scontato che tutti abbiano amici per chiedere un aiuto e dovrebbero essere di competenza di chi ti obbliga di stare a casa. Poi mi vengono in mente ricordi di non tanto tempo fa. Quando mi recavo in piazza salotto per ascoltare i comizi di questo nuovo sindaco, di un ragazzo che pensavo potesse cambiare il futuro di questa nuova città in meglio ma il meglio che ho visto non è abbastanza. Non voglio sminuire il lavoro di tantissime persone che tutti i giorni combattono per la situazione che affligge il mondo intero ma alle volte si fanno scelte sbagliate che si ripercuotono sulle persone che hanno fatto sacrifici per costruire un proprio equilibrio sia economico che mentale. Spero che questa situazione finirà e non chiedo di ritornare alla vita di prima ma ad una vita migliore e che tutto questo posso essere di insegnamento per un futuro migliore per non ripetere gli stessi errori del passato. Tanto si sa chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo.