Ho dovuto assistere al di là della mera registrazione dei numeri: 684, 993, 814 … che chi come me si aspettava, davanti alla comunicazione di queste cifre, un’Italia spaventata, sconvolta o semplicemente addolorata è rimasto annichilito nel registrare come questo paese sia rimasto impassibile, freddo senza il minimo coinvolgimento emotivo, al punto tale che il suo capo di governo nelle sue comunicazioni di meccanismi pseudo economici non ne fa nemmeno un velato accenno!
La catastrofe chiamata Covid19 si sta scoprendo che oltre a portarsi via nel silenzio e nel vuoto pneumatico degli affetti una generazione, al nostro popolo ha fatto perdere quella che era la principale caratteristica dell’essere Italiano, che ci distingueva dagli altri cittadini del mondo: l’empatia, la capacità di compartecipare di essere immediatamente senza calcolo e convenienze vicino alla sofferenza altrui.
Cosa siamo diventati? Un paese senza più segni distintivi, era questo che si voleva diventassimo quando si parlava di un paese europeo? Siamo diventati europei?
Forse è questa la metamorfosi alla quale ci hanno programmato e promessi: un uomo nuovo europeo senza cuore ed emozioni che commenta mille morti in un solo giorno chiedendosi se i negozi saranno aperti per Natale, già per Natale ma che senso ha il Natale se ci siamo talmente inariditi da anteporre al freddo abbraccio della morte al nostro popolo un orario di apertura per far funzionare perfettamente il sistema consumistico?
E per essere all’altezza dei prestiti che le banche europee ci stanno concedendo per sopravvivere… ma a che prezzo?
Non è più il paese che conoscevo, questo non è più il mio paese!
Mario Gallina