La fotografia subacquea non è appannaggio esclusivo dei professionisti; grazie ai progressi tecnologici degli ultimi decenni, infatti, sempre più persone hanno potuto avere l’opportunità di cimentarsi in quello che è considerato uno dei più affascinanti generi fotografici.
Grazie alle Action Cam e alle fotocamere compatte digitali di tipo rugged, infatti, anche i principianti assoluti possono sperimentare con estrema facilità, e con una spesa tutto sommato accessibile, l’ebbrezza di fotografare paesaggi sommersi e fauna marina; prima di lanciarsi in questo genere di avventura, però, è bene acquisire alcune nozioni fondamentali che riguardano sia le attrezzature sia l’attività in sé. Per scattare foto subacquee, infatti, è necessario appunto immergersi, di conseguenza bisogna tenere conto del fatto che in determinati contesti e circostanze ci sono delle restrizioni, o comunque delle condizioni ben precise da rispettare.
Dalla piscina al mare, tutti gli scenari possibili
La curiosità e la voglia di sperimentare è il primo motore che spinge verso la fotografia subacquea. Dal momento che questa viene praticata sott’acqua, gli scenari possibili non si limitano al mare, ma includono laghi, fiumi e persino la piscina; quest’ultima è il luogo di partenza ideale soprattutto per i giovanissimi e per gli inesperti, in quanto si tratta di un ambiente controllato dove ci si può immergere in tutta sicurezza.
Laghi e fiumi presentano scenari sommersi molto interessanti, ma si tratta di ambienti che mettono a dura prova le abilità del fotografo e quindi sono consigliati soprattutto ai più esperti in questo campo; la maggiore presenza di sedimenti fangosi, infatti, limita notevolmente la visibilità e la luminosità rispetto all’ambiente marino.
Le immersioni nei fiumi poi, possono rivelarsi particolarmente pericolose a causa delle correnti, delle rocce e di altri elementi imprevisti, ma in ogni caso offrono numerose possibilità agli appassionati di fauna ittica fluviale; l’ambiente marino resta comunque lo scenario per eccellenza per gli appassionati di fotografia subacquea.
Come accennato in precedenza però, se le immersioni in piscina o vicino alle sponde di un lago tranquillo non pongono particolari problematiche, le immersioni in mare richiedono maggiore attenzione; coloro che non hanno alcuna esperienza di snorkeling o di immersioni in generale, almeno inizialmente farebbero bene ad affidarsi alla guida di un esperto.
Le fotocamere e altre attrezzature
Quando si parla di fotografia subacquea, la prima cosa che viene alla mente sono le Action Cam; è stato proprio grazie a questo particolare tipo di fotocamere, infatti, che il genere subacqueo si è largamente diffuso anche in ambito amatoriale. I modelli più prestanti, come le GoPro per esempio, sono caratterizzati da un costo abbastanza elevato; ma in commercio esistono anche Action Cam più economiche, come dimostra la recensione di questa Nilox.
Il vantaggio delle Action Cam è quello di essere molto piccole ed estremamente facili da utilizzare, ma orientandosi verso i modelli di fascia medio-bassa bisogna essere pronti a rinunciare a un certo livello di qualità delle immagini.
I più esigenti in tal senso, invece, troveranno un ottimo compromesso nelle fotocamere compatte digitali, soprattutto nella Nikon Coolpix W300 e nelle Olympus della serie Tough, che a parte le elevate prestazioni di resistenza alla pressione sono dotate persino di attacco a tenuta stagna per obiettivi intercambiabili.
Entrambi i modelli sono caratterizzati da un elevato grado di impermeabilità e di resistenza alla penetrazione da parte della sabbia, e possono resistere in immersione fino a 15 metri di profondità senza la necessità di adoperare una custodia impermeabile.
Ulteriori accessori e suggerimenti
Le limitazioni strutturali sono un fattore di cui bisogna tenere conto indipendentemente dal tipo di fotocamera scelta; un particolare che sfugge a molti infatti, soprattutto ai principianti, è che il grado di impermeabilità e di resistenza alla pressione di Action Cam e fotocamere subacquee, è soltanto temporaneo. La resistenza massima in immersione può variare dai 10 ai 30 minuti a seconda del grado di resistenza IPX; e ovviamente il massimo delle prestazioni è offerto soltanto dai modelli più costosi.
Utilizzando le custodie impermeabili è possibile incrementare ulteriormente sia il tempo di permanenza sia la profondità massima che è possibile raggiungere; in alcuni casi queste sono fornite direttamente nella dotazione di accessori, come capita per le Action Cam, ma le custodie impermeabili per fotocamere compatte e reflex, invece, vanno acquistate per forza separatamente in quanto le loro caratteristiche non sono standardizzate.
Un ulteriore aspetto di cui tenere conto, se si vogliono scattare foto a profondità superiori ai 15 metri, è la drastica diminuzione di luce solare che rende praticamente obbligatorio l’uso di un faretto LED e della relativa custodia impermeabile.