La notizia della sua improvvisa e tragica scomparsa, questa mattina, è stata un colpo al cuore per l’intera città di Treviglio, in provincia di Bergamo. Da alcuni mesi lottava fieramente contro una malattia degenerativa che l’aveva colpito in una forma gravissima e irreversibile, ma con grande orgoglio e senso del dovere ha continuato a lavorare fino all’ultimo, fino a ieri.
Il comandante della Polizia locale di Treviglio, Antonio Nocera, 52 anni, è stato trovato morto questa mattina nella sua abitazione di Crema. Da alcuni mesi era in cura per una grave malattia degenerativa.
Classe 1968, sposato e padre di due figli, Nocera era a capo del corpo di Polizia locale di Treviglio dal 2008, dopo un’esperienza come ufficiale vicecomandante alla Polizia locale di Crema. Aveva sostituito l’ex comandante Claudio Brulli.
Nato a Corigliano Calabro, era da ormai una dozzina d’anni un vero e proprio punto di riferimento per la Polizia locale non solo di Treviglio ma di tutta la zona. Garbato, sempre sorridente, ma di indole riservata e riflessiva, interpretava il suo ruolo di servizio con misura e con grande senso della giustizia, senza eccessi e senza mai perdere di vista il rapporto umano con il cittadino, anche nelle situazione più “difficili” da gestire avendo la responsabilità di garantire la sicurezza in una piccola città come Treviglio.
“La sua carriera a Treviglio – raccontano i cittadini di quella comunità – si è articolata in centinaia di interventi silenziosi messi in campo dal suo Comando, più che da grandi operazioni sfarzose. Eppure, negli anni aveva riformato profondamente il Corpo cittadino, anche con importanti innovazioni tecnologiche e metodologiche. Tra i vari traguardi raggiunti, l’accordo nel 2014 del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto, per l’implementazione e il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Da alcuni anni, inoltre, il Comando aveva in uso un’unità cinofila per il contrasto allo spaccio di droga”.
Fabio Pistoia