Ritorno sull’argomento tributi per portare all’attenzione della cittadinanza nonché delle istituzioni deputate – Sindaco in primis – qualora si degni di svegliarsi dal suo stato di sonnolenza amministrativa, che quanto sta accadendo nell’area urbana di Corigliano rappresenta una violazione di legge a tutti gli effetti.
Parto con una premessa.
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid – come ben sappiamo – con tutte le sue dannose ripercussioni anche sull’economia nazionale, ha imposto al Governo, già nella prima fase, la giusta e doverosa sospensione dell’azione esecutiva per la riscossione dei tributi, che sarebbe dovuta riprendere appena la situazione si fosse stabilizzata e l’economia pronta ad essere risanata, per quel che è possibile, mediante i decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. Pertanto, dallo scorso ottobre, gli enti concessionari del servizio di riscossione dei tributi, che nel nostro caso sono la Municipia e la Soget, avrebbero dovuto riprendere l’attività esattoriale ingiuntiva, e precisamente dal giorno 15, posto che quelle relativa all’accertamento fiscale non è, in effetti, stata sospesa. La seconda fase dell’emergenza sanitaria (prevista fin dall’inizio della dichiarazione dello stato di pandemia), che in questi giorni, sta costringendo nuovamente il Governo ad azioni di contenimento degli assembramenti e della libertà di movimento, non ha però risparmiato ciò che si era prefigurato anche sul piano della ricrescita economica, facendo sì che, negli ultimi giorni, con il decreto legge 129 recante “Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale” si procedesse ad un ulteriore slittamento delle attività di recupero coatto dei tributi.
Dunque, se l’accertamento fiscale rappresenta la contestazione di un debito al cittadino, la fase di recupero (cosiddetta ingiuntiva) è la vera e propria attività di riscossione, mediante gli strumenti previsti dalla legge, della somma dovuta.
Questa parentesi che ho inteso specificare facendo anche delle puntualizzazioni sulla legge, non certo per eccesso di zelo ma, semplicemente, per evitare confusioni di genere e per cercare di spiegare al meglio, a chi non ne fosse a conoscenza, alcuni aspetti del sistema fiscale, è il punto critico di quanto sta accadendo in Corigliano Rossano, dove, paradossalmente, nell’area urbana di Rossano, l’ente Soget, rispettando i disposti normativi sta inviando i soli avvisi di accertamento fiscale, mentre nell’area di Corigliano i cittadini stanno ricevendo, dall’ente concessionario Municipia, anche le ingiunzioni di pagamento! Ovviamente in violazione del decreto 129!
Una situazione, dunque, inaccettabile! che sta destabilizzando terribilmente chi la subisce, come se non bastasse la sola emergenza sanitaria!
Invito, quindi, il Sindaco nella sua veste di massima autorità amministrativa a far revocare subito le ingiunzioni emesse, e a prestare la dovuta attenzione (cominciando proprio dall’attività formale di comunicazione con gli enti) su ciò che accade nel territorio cittadino, dove le incongruenze e le imparità continuano ad avvicendarsi senza che egli stesso agisca per far sì che cessino!
Pasqualina Straface