Ha avuto luogo, oggi, presso la centrale termoelettrica dell’Enel, un incontro fra i dirigenti Enel e una delegazione del Partito Democratico guidata dal Commissario Provinciale del PD, Marco Miccoli, dal Consigliere Regionale del PD, Carlo Guccione e dal Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci.
L’incontro, promosso da Miccoli e Guccione, rispettivamente, responsabili nazionali del Dipartimento Lavoro e del Dipartimento Crisi industriali del Partito Democratico, va ascritto in una iniziativa che include i ventuno siti Enel in via di dismissione presenti sul territorio nazionale.
Alla luce della svolta green della Comunità Europea e in vista dei cospicui finanziamenti del Recovery Fund si intende dar vita a un progetto che preveda il riutilizzo delle centrali in via di dismissione in chiave di sostenibilità ambientale, riconvertendole alla produzione di energia rinnovabile.
L’iniziativa, del tutto interlocutoria, è servita, se non altro, a comprendere le reali intenzioni dell’Enel dopo il conclamato fallimento di FuturE.
Sia chiaro che, per quanto ci riguarda, l’Enel non dovrebbe fare altro che smantellare completamente la centrale, bonificare l’area e restituire, assieme ad un congruo risarcimento, il maltolto alla a questa città, che ha già patito in sovrabbondanza per questa ingombrante presenza.
Siamo, però, consapevoli di quanto ciò sia velleitario e lontano dalle cose realizzabili.
Sappiamo che con l’Enel bisognerà parlare e addivenire ad un accordo che soddisfi in primo luogo le esigenze dalla città e del territorio e in secondo luogo le esigenze dell’ente elettrico.
Sia chiaro anche che quanto ci ha esposto l’Enel nella giornata odierna non si avvicina neanche lontanamente alla nostra idea di sviluppo in termini di lavoro e di uso del nostro territorio.
Se i termini restano quelli che ci sono stati prospettati la nostra opposizione sarà netta e senza possibilità di interlocuzione.
Ma abbiamo colto bene, però, la disponibilità dell’Enel a modificare anche in modo piuttosto radicale il suo progetto, restando ferme talune sue esigenze.
Si dia vita, pertanto, a un tavolo alla quale siedano la stessa Enel, la Regione, la Città di Corigliano-Rossano ed il Governo, che avvii la stesura di un progetto, che veda il coinvolgimento delle forze vive della città, che parta dalle risorse economiche da impiegare e che tenga conto si delle esigenze produttive dell’Enel, ma soprattutto delle esigenze e delle vocazioni di questa città che non intende e non permetterà più di essere saccheggiata.
A Carlo Guccione e Marco Miccoli va il ringraziamento sincero per aver rianimato il dibattito sulle sorti della Centrale Enel e fatto in modo che trascendesse il livello locale.
Corigliano-Rossano 09-10-2020
Partito Democratico
Circolo di Schiavonea