Oggi 7 Luglio, Via del Grecale (loc. Giannone), invio la presente e-mail al blog ed al Sindaco.
Dopo qualche giorno in cui si era notata, in concomitanza con una pressione d’acqua maggiore, una qualità della stessa non buona, stamattina, diversi cittadini guardando nelle proprie cisterne hanno trovato uno spettacolo raccapricciante. Già giorni fa, e progressivamente peggiorando, l’acqua si presentava non chiara, di odore fortemente ferruginoso, che macchiava i capi ed alcuni hanno lamentato anche malori. Quest’ultima cosa non è chiara se imputabile all’acqua,
quel che è certo che: stamattina, verificando lo stato delle proprie cisterne, oltre alla presenza di ruggine, cui date le tubature ormai non più idonee, siamo tristemente abituati; abbiamo constatato un’acqua scura, maleodorante, oleosa, con presenza di schiuma in superficie. Così, dopo aver fatto diverse chiamate finite col solito rimbalzo di responsabilità; io ed altre due persone ci siamo recati dapprima all’autoparco e da lì veniamo reindirizzati all’Ufficio Segnalazioni sito nel Parco Comunale. Qui scopriamo che non siamo stati i primi a segnalare, che già da ieri (e forse anche prima) era stato fatto presente da cittadini di diverse zone il suddetto problema. La nostra ipotesi, che ha trovato diversi riscontri, è che sia legato al collegamento alla rete idrica di un pozzo (non so se nuovo o preesistente) nei pressi delle Scuole Medie in Via Vieste, Schiavonea. Difatti, scopriamo che è proprio in prossimità dello stesso che giungono la maggior parte delle segnalazioni. Dopo nuovi varii tentativi di chiamate, per inciso tutte fallimentari, da parte dei receptionist dell’ufficio per segnalare il problema a chi dovrebbe occuparsene; giunge in luogo, non so se per caso, provvidenza o altro, un signore (ahimé non ne ricordo bene il nome. Crispo/Grispo/Crispino?) il quale si qualifica come responsabile. Dapprima, trattando la situazione con estrema sufficienza, alla visione di un campione d’acqua da noi portato visibilmente non potabile, sminuisce il problema. Poi, all’osservazione di uno dei presenti che sarebbe stato meglio far spurgare il pozzo per diversi giorni, il tale afferma che lo si è fatto spurgare giorni due, aggiungendo poi “u sa, quann c’è a pressa…”. Personalmente dubito sia stato fatto spurgare anche un solo minuto, se non nelle case dei cittadini. Il responsabile, infine, ci invita a svuotare le cisterne e riverificare la situazione, operazione che sta avendo luogo nel momento in cui scrivo. Ebbene la situazione è anche peggiorata, facendo sì che quanto scritto sopra risulti solo un grande eufemismo: lascerò foto e video in allegato parlare da sé.
Invito i cittadini a verificare lo stato delle proprie cisterne o in assenza di riempire un contenitore d’acqua e nel dubbio di non utilizzarla.
Francamente, a questo punto (la situazione sta evolvendo piuttosto velocemente) non so se si tratti, come mi piacerebbe pensare, solo di deposito di metalli ecc. rilasciato dalle consunte tubature per mezzo della pressione dell’acqua. Ecco, guardando le immagini, e data la diffusa assenza di allacci alla rete fognaria (che comunque perde da tutte le parti) non sarei sorpreso che questo pozzo stia pescando acque reflue, fogna; per certo non è acqua potabile.
Invito il Sindaco a prendere urgentemente visione e provvedimenti sul problema.
Sono abituato alla totale mancanza di professionalità e qualunquismo che si respira, misto a fogna e spazzatura, in ogni angolo della città-ahah ma non credo che nessuno di chi è responsabile a garantire la sicurezza della salute pubblica voglia rischiare di avvelenare i cittadini pirchì “c’era pressa” o altro; eppure mi rendo conto che il senso di onnipotenza e la totale ignoranza che vanno a braccetto con chi ricopre posizioni di responsabilità, possano rendere totalmente ciechi ai rischi.
Saluti,
Andrea Petrelli