Prima domenica di luglio scandita dall’intervento, dai toni a dir poco duri, della Rete Turistica di Corigliano Rossano – che riunisce numerose e riconosciute associazioni e stimati operatori culturali del territorio – nei confronti dell’Amministrazione comunale, accusata di mancato coinvolgimento nella programmazione della stagione estiva e di totale assenza di dialogo e confronto. Nello stesso giorno s’apprende, attraverso il sito comunale, di quella che sarebbe l’offerta turistica partorita dal medesimo esecutivo alla guida della città esattamente da un anno a questa parte.
Un “importo presuntivo di 120 mila euro totalmente a carico del Bilancio comunale”, a fronte delle spese per realizzare il cartellone della programmazione estiva locale denominato “Estate in Co.Ro.”. È quanto si apprende dalla delibera di giunta comunale n. 123 del 2 luglio scorso, con la quale sindaco e assessori hanno approvato il cartellone di eventi pensati per allietare le serate di cittadini e turisti a far data dall’imminente 10 luglio e fino al prossimo 31 agosto.
Un cartellone estivo che, secondo le intenzioni del sindaco Flavio Stasi, dell’assessore al Turismo, Tiziano Caudullo (in foto insieme con Carmen Consoli in occasione del concerto di Ferragosto 2019), e del resto della squadra di governo mira a puntare su cinque linee-guida – teatro, cinema, musica, enogastronomia, trekking – ma che, nei fatti, lascia molto a desiderare e a non sortire alcuna significativa novità né nel soddisfare la comunità dei residenti né nel “richiamare” villeggianti a far capolino da queste parti. Eppure quest’anno, emegenza Covid-19 a parte, ci si aspettava molto di più rispetto al precedente, quando l’Amministrazione in carica era del tutto giustificata perché insediatasi solo il primo luglio, e dunque in concomitanza con l’avvio della stagione estiva.
In una nota stampa diffusa nel mese di luglio dello scorso anno, infatti, era la stessa Amministrazione a sostenere testualmente che il “format ereditato di programmazione risente, per forza di cose, della carenza di una pianificazione adeguata e, quindi, non perfettamente rispondente al metodo ed all’idea di fondo che l’Esecutivo intende invece portare avanti per il 2020, impegnandosi già a partire dai prossimi mesi autunnali. Con due obiettivi prioritari: coinvolgere di più e meglio il tessuto associativo e destagionalizzare la complessiva proposta turistica e culturale”. Sul coinvolgimento del tessuto associativo – apprezzate e dinamiche Pro loco a parte – parlano i fatti, con l’intervento odierno della Rete Turistica che la dice lunga su tale coinvolgimento, mentre sulla destagionalizzazione degli eventi negli otto mesi antecedenti al “fermo” imposto dal Covid-19, davvero in pochi sembrano essersi accorti di alcunché di ideato e realizzato.
Ma in cosa consiste tale programmazione destinata a costare ben 120 mila euro interamente a carico del Bilancio comunale, ossia dei cittadini di Corigliano Rossano? La “bozza”, anch’essa pubblicata sul sito comunale, altro non è che un alternarsi di iniziative tra “sagre” (del pesce, della birra, dei cullurielli), passeggiate nella natura, teatro dei burattini, proiezioni cinematografiche e “teatro sotto le stelle”. Ben venga l’eterogeneità dell’offerta, ma nessuna discontinuità si scorge con le passate stagioni estive realizzate dalle Amministrazioni dei due ex Comuni ormai estinti, né traccia di un particolare evento degno di nota oltre gli angusti confini locali, nessun momento attrattivo ed originale capace di “distinguere” e far spiccare questa grande città da tutto il resto. Sperando di essere smentiti dai fatti, ossia dalla soddisfazione della comunità al termine della stagione estiva, si ha dunque la sensazione di trovarsi dinnanzi all’ennesima accozzaglia da paesotto.
Fabio Pistoia