“Gli attestati non sono stati rilasciati dall’Asp di Cosenza, ma sono stati stampati a spese del volontario Borromeo al fine di dare un minimo riconoscimento ai 26 volontari di varie associazioni che hanno rischiato la vita durante la pandemia Covis dei mesi scorsi.
Solo l’Ente comune, se vi fosse stata maggiore disponibilita e sensibilita’ verso il mondo del volontariato, poteva rilasciare gli attestati, in virtu’ dell’attivazione delle Associazioni di protezione civile avvenuta con la gia citata nota n.29568 del 20 marzo 2020 ad opera del Comune, su richiesta della Regione Calabria”.
E’ quanto sostiene, in una nota, il volontario Ernesto Borromeo in replica alle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale.
“Il misero tentativo di discolpa da parte dell’assessore Novello conferma ancora una volta l’atteggiamento sgradevole e accusatorio nei confronti dei volontari “Le Aquile”, colpevoli, a suo dire di non aver preso parte al servizio di check-point alla sbarra presso i presidi ospedalieri di Corigliano e Rossano. E’ vero che per l’Associazione “Le Aquile” era sempre presente solo il Borromeo, ma si precisa che la Legge 266/91(legge quadro sul volontariato) e la Legge 383/2000 (disciplina delle Associazioni) prevedono che” il servizio del volontario sia prestato in forma libera, spontanea e gratuita”, quindi solo in questa occasione i volontari “Le Aquile”, ad eccezione del Borromeo, hanno scelto liberamente di non prestare tale servizio, pertanto accusarli di questo e’ di pessimo e sgradevole gusto. Inoltre, gli stessi volontari dell’Associazione “Le Aquile”, esperti solo ed esclusivamente nei servizi AIB (Avvistamento Incendi Boschivi) e monitoraggio ambientale (segnalazione discariche), essendo domiciliati e residenti nella montagna di Corigliano, sono impegnati tutti gli anni, oramai dal 2008, nei suddetti servizi in regime di convenzione con l’Ente Parco
Nazionale della Sila. Addirittura l’Associazione ha conseguito il riconoscimento “Incendi Zero” negli anni 2016 e 2018, da parte del Parco Nazionale della Sila. Infine, occorre precisare che circa due mesi orsono, lo stesso Borromeo aveva chiesto piu volte al sindaco ed all’assessore Novello, con delega alla protezione civile, la possibilita’ di prolungare l’apertura del Coc comunale al fine di organizzare il servizio AIB per la salvaguardia dell’immenso patrimonio boschivo comunale: ancora una volta vi e stato il diniego assoluto da parte del Comune per dei volontari che erano disponibilissimi ad effettuare il servizio, dato che si prevede un’estate torrida con temperature superiori ai 40 gradi. Volendo evitare inutili e sterili polemiche, in questa sede l’Associazione “Le Aquile” ripropone pertanto la disponibilita’ dei volontari ad effettuare il servizio AIB nella imminente stagione estiva 2020, lasciando cosi aperto un proficuo dialogo di collaborazione con il Comune di Corigliano Rossano e dichiarando ormai chiusa la incresciosa faccenda degli attestati”.
Fabio Pistoia