Vorrei porre all’attenzione del Sig. Sindaco ed intero entourage comunale, la triste situazione che versa nella frazione montana di Piana Caruso (capirai la novità). Oltre allo storico abbandono, alle case depredate e vandalizzate che ne hanno scoraggiato i Coriglianesi ad abitarle in estate, mi domando come si possa restare indifferenti, come si possa parlare di sviluppo, di grandi prospettive se non riusciamo a gestire e curare ciò che già esiste.
Impensabile oggi non essere liberi di vivere una villeggiatura in montagna per un degrado smisurato, per il fatto che alle ore 12:00 di una Domenica di fine Giugno, l’acqua comunale diventi un miraggio, non potendo utilizzare i servizi igienici, non potendo essere liberi di organizzare un pranzo in famiglia o lavarsi semplicemente le mani.
Il mio messaggio è rivolto anche a tutti coloro i quali (pochi ormai) ancora salgono in montagna, di non limitarsi a riempire un fiasco di acqua fresca per poi ritornare in “città” o a chi ha deciso di non salirci più……..bisogna pretendere, pretendere semplicemente quella normalità che oggi è diventata una chimera.
La tanto acclamata Democrazia impone di non rimanere in silenzio.
Un Coriglianese apolitico.