Caro Giorgio, sono passati tre anni da quando senza aver avuto la possibilità di salutarti, senza aver potuto immaginare cosa potesse significare il distacco, hai lasciato questa vita terrena un po’ ingrata per come ti ha strappato agli affetti dei tuoi cari, all’amore per la tua terra e alla vera e genuina amicizia. La nostra amicizia fiorita più 20 anni fa quando la maturità inizia ad esplorare il domani ed è pronta a raccogliere le emozioni da vivere intensamente ogni momento.
Emozioni che abbiamo condiviso giorno dopo giorno in un affabile gioco di cenni, strette di mani, abbracci. Mai uno screzio, una parola di troppo hanno favorito e consolidato la nostra vicinanza che con il passare degli anni, nonostante la distanza impedisse una frequentazione giornaliera, ha rafforzato e condiviso i nostri pensieri, con il piacere di raccontarci. Una amicizia che non può assolutamente svanire nel tempo per non cancellare ciò che resta ancorato ai ricordi. Oggi mi manca molto questo pezzo della mia vita che ho perso tre anni fa e che ritroverò nella vita eterna.
E’ difficile poter racchiudere in poche parole i momenti più belli, le discussioni più accese, la gioia di volersi confrontare. Posso solo dire che la tua amicizia ha rallegrato, arricchito le conoscenze, ha temprato le reazioni, ridato fiducia agli imprevisti. Una sintesi di solidarietà e disponibilità che hai regalato a tutte le persone che hanno, come me, avuto il privilegio di conoscerti e frequentarti. Oggi vorrei ricordare così la nostra amicizia senza retorica, senza proclami autocelebrativi, ma con l’allegria e la gioia dei nostri ricordi. Un amico vero rimane sempre un amico anche oggi che non possiamo passeggiare insieme, bere un caffè, lamentarci al telefono, non incrociare le nostre vite. Spesso in questi tre anni penso a cosa stai facendo. Io da parte mia continuerò ad immaginare il giorno quando potrò ritrovarti. Nell’attesa, caro Giorgio, continuerò a fare tutto quello che ha rallegrato la nostra amicizia.
Il tuo amico Antonio Mazzicone