Per fortuna il grande pubblico, quello che si alza la mattina presto a sgobbare per mettere insieme il pranzo con la cena, non conosce Silvia Avallone, altrimenti rischierebbe, oltre alla noia, di essere ammorbato dai pistolotti moralistici e politicamente corretti sull’importanza del lockdown, che avrebbe fatto capire alla scrittrice bilellese “come è facile consumare meno e rinunciare a ciò che non è essenziale”.
Un pensiero di grande spessore, unico, diffuso durante la giornata mondiale dell’ambiente, che, però, andrebbe spiegato a chi grazie al lockdown rischia di morire di fame non potendo lavorare proprio per l’assenza di consumi LEGGI ARTICOLO COMPLETO