Nel campo delle forniture energetiche, dopo la liberalizzazione del settore, decisa qualche anno fa da non so quale governo per abbattere le tariffe, possono nascondersi tante insidie, soprattutto nelle varie voci presenti in bolletta e soprattutto per i soggetti più deboli. Una di queste trappole l’ha incontrata, a sua insaputa, un nostro lettore, un pensionato,
il quale ci ha spiegato che, nei giorni scorsi, si è visto recapitare, da una società energetica, con cui ha un contratto di fornitura elettrica, una bolletta, in cui a fronte di una spesa per l’energia di circa 65 euro gli sono stati addebitati ben 30 euro per due solleciti di ritardato pagamento, tra l’altro spediti via email e non, come scritto sulla fattura, per posta raccomandata. LEGGI ARTICOLO COMPLETO