31 maggio – 13 giugno 2020
La comunità di Sant’Antonio in Corigliano Calabro, in tempo di Covid 19, in osservanza delle misure legate alla fase 2 comunica ai fedeli, devoti e affezionati alla comunità che domenica 31 maggio inizia la Tredicina in preparazione alla festa di Sant’Antonio di Padova, patrono della comunità parrocchiale.
Durante la fase 1, iniziata il 9 marzo scorso le chiese di tutta Italia sono rimaste aperte per la sola preghiera personale, ma chiuse alla partecipazione all’Eucarestia. Gente rintanata nelle proprie case, in un’emergenza sociale ed economica che però ha fatto crescere il senso di solidarietà, mobilitando le Caritas per i tanti poveri necessitanti di tutto. Attività di ogni genere chiuse, eccetto farmacie e alimentari; a causa di ciò un’economia al collasso. Il prendersi cura e l’accompagnare, come la lettera pastorale dell’Arcivescovo ci suggeriva per l’anno pastorale 2019-2020 è diventato una forma vitale per non lasciare nessuno solo. La Caritas parrocchiale, con il sostegno della Caritas Diocesana è stata al fianco di tante famiglie bisognose, venendo incontro alle prime necessità. Una chiesa che sta dalla parte dei poveri, senza proclami, ma rimboccandosi le maniche, questa è la chiesa che vuole papa Francesco, ma prima ancora questa è la chiesa di Cristo. Una chiesa che guarda con misericordia tutti, che non giudica nessuno e che offre in primo luogo i doni sacramentali, per una vita non perfetta, ma in cammino, nonostante la fatica e gli inciampi. Questa è stata ed è la quotidiana missione della Chiesa, e nello specifico quello della parrocchia Sant’Antonio, nel rispetto delle leggi civili e in piena comunione con il proprio vescovo. Ho specificato in altre occasioni il mio personale dispiacere durante la fase 1 nel non poter celebrare le esequie cristiane a tanti fedeli, con la sola possibilità di poterli accompagnare e benedire al camposanto, ma non si poteva fare diversamente. La salute e la serenità della collettività aveva e continua ad avere la precedenza. La Chiesa è prossima a tutti, è un ospedale da campo e cura le ferite con l’olio della consolazione e il vino della speranza. Non appartiene al mondo ma serve gli uomini e le donne nel nome del Signore. Ci approssimiamo alla Tredicina in preparazione alla festa di Sant’Antonio, mentre da poco siamo entrati nella fase 2. Tale fase ci permette di partecipare alle S. Messe e di vivere le liturgie in modalità di prevenzione, stando a distanza un metro l’uno dall’altro. Non sappiamo quando l’emergenza da Coronavirus finirà, ma rendiamo grazie a Dio e S. Antonio che ci permettono di vivere questa Santa Tredicina, muniti dei dispositivi di sicurezza. Come Consiglio Pastorale abbiamo pensato di evitare di invitare singoli parroci, con le rispettive comunità per non rischiare assembramenti, ma ciò non impedirà di celebrare degnamente e solennemente i sacri riti, considerando che la nostra Chiesa è di grandi dimensioni e che nella modalità corrente permette la partecipazione di un numero massimo di 120 persone. Quest’anno, per le disposizioni governative, in accordo con la CEI e in base al Decreto dell’Arcidiocesi non vi saranno festeggiamenti civili e non si faranno processioni. Avremo modo, dunque, di vivere un’altra modalità che metterà al centro la dimensione celebrativa. Oltre alla vita del Santo padovano, sempre foriera di suggestioni, quest’anno, in occasione del V° anniversario, metteremo al centro delle nostre riflessioni l’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco in alcune sue parti, attinenti allo spirito francescano e alla crescita del nostro interesse verso la casa comune. Con tali premesse e auspici per il nostro cammino di fede auguriamo a tutti buona Tredicina e buona Festa.
Don Gaetano Federico, parroco in Sant’Antonio – Corigliano calabro